Esther Jane Williams, regina indiscussa del musical acquatico, campionessa di nuoto, colei che ha portato il nuoto sincronizzato dagli studi di Hollywood agli schermi di tutti il mondo. Non tutti la conoscono e le nuove generazioni purtroppo non hanno mai sentito parlare di lei, ma i riferimenti ad Esther William sono tutt’oggi numerosi. Ad esempio non so se ricordate il film dei fratelli Coen uscito nel 2016, Ave Cesare!, omaggio al grande cinema americano del passato. Ecco, in quel film Scarlett Johansson, con la code da sirena e la corona, interpreta una diva di Hollywood, nota attrice di spettacoli acquatici, ed è proprio lei, Esther Williams.
Esiste un libro autobiografico scritto dall’attrice, Million dollar Mermaid, pubblicato negli Stati Uniti all’indomani della sua scomparsa, grazie al quale è possibile ricostruire la biografia della sirena hollywoodiana. Esther Williams nasce l’8 agosto del 1921 a Inglewood, ha cinque fratelli di cui lei è la più piccola; la mamma è psicologa e il papà pittore.
Uno dei suoi fratelli, promessa star cinematografica, muore molto giovane, così la madre, Bula Myrtle Gilpin, adotta un ragazzo coetaneo di Esther, Buddy McClure. L’autrice racconta di aver subito violenze da Buddy e di essere riuscita a confessarlo alla famiglia solo due anni dopo, per questo il fratellastro venne cacciato di casa e si arruolò nella guardia costiera.
A Los Angeles, trasferitasi con la famiglia all’età di dieci anni, Esther è una giovane nuotatrice dell’Athletic Club. Diventa campionessa della California nei 100 metri stile libero femminili; dopo aver partecipato alla traversata del Pacifico si aggiudica anche lì il primo posto. Negli anni ’40 si allena per preparare le olimpiadi, ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale non le permette per ben due volte di partecipare ai giochi olimpici. Grazie al suo talento acquatico e alla sua evidente bellezza (Esther lavora anche come commessa e indossatrice dopo il diploma) viene notata dalla casa cinematografica hollywoodiana Metro Goldwyn Mayer. Il produttore Louis B. Mayer, che cercava un attrice e nuotatrice da opporre alla campionessa di pattinaggio sul ghiaccio Sonja Henie (star del botteghino della casa di produzione concorrente, la 2oth Century Fox), scrittura Esther William e nel 1942 viene girato il primo film La doppia vita di Andy Hardy , diretto da George B. Seitz. L’anno successivo esce Bellezze al bagno, di George Sidney , pellicola ricordata soprattutto per le spettacolari coreografie acquatiche di nuoto sincronizzato e tuffi acrobatici.
Il suo talento da ballerina acquatica e le evidenti doti attoriali la rendono ben presto una vera star di Hollywood. La sua carriera decolla con film scritti su misura per lei, effetti speciali, musical, balletti acquatici portano il nuoto sincronizzato in giro per il mondo. Prima di Esther infatti non era ancora un sport così conosciuto.
Il film più celebre di Esther William è La ninfa degli antipodi (Million Dollar Mermaid), film del 1952 diretto da Mervyn LeRoy. Questa pellicola ricostruisce a grandi linee e in maniera romanzata la vera storia di Esther: una giovane ragazza che vive con il padre in Australia, ha dei problemi alle gambe e alla schiena, e per questo cammina e corre con difficoltà. Non potendo praticare alcuno sport il padre le insegna a nuotare, e non solo guarisce grazie al nuoto, ma diventa una vera e propria campionessa.
Per motivi di lavoro il padre è costretto a trasferirsi a Londra e porta la figlia con sé. Sulla nave i due incontrano un promotore di talenti americano che appena arrivati nella capitale convince la protagonista Annette a partire con lui e diventare una star dello spettacolo americano. Questo all’inizio non accade a causa di alcuni inconvenienti, ma alla fine Annette viene scritturata come protagonista per un famoso spettacolo all’Hippodrome di New York. Un giorno, nel pieno della sua fama, mentre gira la scena di un film dentro un acquario, il vetro si rompe e lei subisce dei gravi infortuni. Con il suo futuro in dubbio nella scena finale, Annette è in ospedale sdraiata sul lettino e riceve la proposta di matrimonio da parte del suo amato Jimmy.
Nella realtà durante le riprese di La Ninfa degli antipodi Esther subisce dei gravi infortuni e per questo si frattura tre vertebre. Il futuro incerto della scena finale preannuncia il suo reale declino come attrice perché quello sarà effettivamente il suo ultimo film. Terminata la sua carriera da attrice il suo sogno di partecipare alle olimpiadi si realizza nel 1984 quando gareggia nella specialità, appena inserita ai giochi olimpici, del nuoto sincronizzato.
Esther William successivamente ha insegnato nuoto ai bambini ciechi e si è impegnata in maniera intensa nella beneficienza. Si è sposata quattro volte e ha avuto cinque figli. Ha inoltre realizzato una linea di costumi da bagno ancora oggi famosa in tutto il mondo, nel caso voleste un costume anni ’50 disegnato da lei cliccate qui. Il 6 giugno del 2013 Esther William muore a 91 anni, nella sua villa di Beverly Hills. La sua unicità fatta di tuffi mozzafiato, cascate di glitter, balletti subacquei, corone, tutine e sorrisi smaglianti a 32 denti, ha segnato la storia del cinema, del musical e anche del nuoto sincronizzato.
Source: freedamedia.it
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