“Con il voto sulle proposte della Commissione Ambiente per migliorare l’economia circolare presentate dalla relatrice Simona Bonafè, il Parlamento europeo ha mostrato una forte volontà di portare avanti la trasformazione dell’economia europea.
“Questo dossier era partito malissimo con la nuova Commissione Juncker. Il Vicepresidente Timmermans, spinto da lobby affaristiche e anche dalla sua totale ignoranza sull’importanza economica dei settori interessati, aveva deciso di ritirare i piani ambiziosi invocati dal Commissario Potočnik nel 2014; è stato senz’altro colto di sorpresa dall’ampia reazione economica e politica a questa mossa maldestra. Posta sotto forte pressione da industrie, società civile, stakeholder, Stati Membri e dal Parlamento europeo, la Commissione Juncker ha poi promesso di aumentare la propria ambizione nel campo dell’economia circolare, ma ha realizzato solo in parte la sua promessa. Ora il Parlamento europeo si è mosso per garantire che tabloid e lobby non possano averla vinta in questo tema che, lungi dal rappresentare una normativa troppo invasiva e complicata, rappresenta invece una occasione di sviluppo economico sostenibile e occupazione di qualità.
“Speriamo che fra questi governi ostruzionisti non ci sia l’Italia, che ancora paga piu di 100 milioni di euro all’anno per sanzioni legate al ciclo dei rifiuti.”
Source: greenitalia.org
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