“Andiamo a mangiarci una birra?” Può sembrare strano, ma questa frase (apparentemente assurda) ha ormai un significato reale e concreto. Sta diventando sempre più di tendenza la versione “gastronomica” della birra. E se su YouTube c’è chi letteralmente morde una lattina per ingurgitare il contenuto, per chi non ha i denti di acciaio può essere più comodo riccorere alla “birra spalmabile”.
In Italia se la sono inventata qualche anno fa nella Cioccolateria Napoleone di Rieti (http://www.birraspalmabile.com), utilizzando birra artigianale nazionale. La trovate anche su Amazon.
E’ una gelatina densa e profumata, piuttosto dolce, ma che mantiene comunque il caratteristico retrogusto amarognolo. Viene proposta in due versioni, prodotte rispettivamente con birra chiara (più morbida e floreale) o birra scura (più “strong” per palati più decisi e che apprezzano le note tostate).
Gli utilizzi, a quanto pare, sono infiniti.
I produttori spiegano che, grazie al processo di lavorazione, è completamente analcolica e che è spalmabile su pane, biscotti, panini o grissini “per godere del piacere della birra in qualsiasi momento della giornata” (anche a colazione, magari sulle fette biscottate). Per chi ha gusti più ricercati, si possono provare abbinamenti sfiziosi, con formaggi leggeri o insalate miste (versione bionda) ma anche con salumi o carne per la versione scura.
Sul web si trovano anche ricette per provare a “cucinarsi” in autonomia qualcosa di più o meno simile con la propria birra preferita, utilizzando un addensante come la colla di pesce o la pectina. I risultati, in quel caso, non sono affatto garantiti e il rischio di rovinare birra, pentola, serata (e persino fornelli) è altissimo…
Source: www.deejay.it di Danilo Poggio
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