Vitamina D (ormone del sole): è vero boom per questo integratore anti-fatica
La vitamina D è carente soprattutto nelle donne in menopausa e negli anziani. Ma sono in aumento le persone che assumono “l’ormone del sole” come rimedio anti-fatica e quest’anno si registra un vero e proprio boom.
Cos’è e a cosa serve la Vitamina D. In un Paese come il nostro, che guida la classifica europea del consumo di integratori, con una spesa di oltre 3 miliardi di euro all’anno, è lecito porsi il dubbio se l’impennata di vendite di Vitamina D (che in realtà è un ormone preziosissimo per le ossa e non solo) corrisponda a un bisogno reale o assecondi una moda frutto dell’ennesimo passaparola.
La vitamina D si chiama vitamina ma non lo è. In realtà si tratta di un ormone che controlla il livello di calcio nel sangue ed è fondamentale per le ossa. È composto da 5 molecole: le più importanti sono il colecalciferolo e l’ergocalciferolo. La fonte naturale maggiore? I raggi solari, mentre i cibi più ricchi sono i pesci grassi (salmone, sgombro), le uova e i latticini. Nel nostro paese, da aprile a luglio, basterebbero 10 minuti di esposizione al sole per farne il pieno.
Quali sono i livelli d’allerta? Secondo diversi studiosi, il deficit da vitamina D è sempre più diffuso nel nostro Paese: il problema interesserebbe la maggior parte della popolazione, ma c’è chi prova a ridimensionare i numeri. Nella comunità medica, non c’è accordo sui parametri: i livelli di vitamina D si misurano con un esame del sangue, ma per alcuni il valore ottimale è 20 nanogrammi in millilitro, per altri 30, e stabilire una carenza non è così scontato.
La caccia a terapie e pillole miracolose a base di colecalciferolo come rimedio rafforza-ossa e anti-spossatezza, allora, secondo alcuni, non è giustificata. «Basterebbe una passeggiata in più al giorno» dice Emilio Maestri, responsabile di Endocrinologia territoriale alla Ausl di Reggio Emilia e autore di studi sul tema. «La “Vitamina D” viene sintetizzata dai raggi solari e si accumula nel tessuto adiposo, ma anche in un Paese molto assolato come il nostro ci si espone sempre meno rispetto a un tempo. E oggi il problema è rilevante perché gli anziani, maggiormente colpiti dal deficit, sono sempre di più».
Gli altri integratori più gettonati.
PAPAYA: quella fermentata è considerata un potente anti-invecchiamento ed è utile per rinforzare le difese immunitarie.
OMEGA 3: sono acidi grassi che si trovano in alcuni cibi (pesce, noci). Aiutano a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue e a mantenere una buona funzionalità di cuore e cervello.
VITAMINA C: combatte i radicali liberali, colpevoli dell’invecchiamento, ed è utile per la salute di pelle, vasi sanguigni e ossa.
MAGNESIO: è il minerale alleato contro stress e tensioni, un must soprattutto per le donne durante la sindrome premestruale.
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