«La produzione di nocciole di qualità diventa – prosegue l’Assessore Luca Braia – a 3 anni dalla sottoscrizione dell’accordo quadro di programma tra la Regione e Ferrero, una concreta opportunità di valorizzazione del territorio agricolo regionale lucano e di sviluppo economico per il comparto. L’auspicio è l’ulteriore rad icamento e ampliamento degli insediamenti produttivi dei noccioleti anche attraverso investimenti che coinvolgano sempre più in ottica di filiera. La Basilicata punta allo sviluppo della frutta in guscio».
http://rsdi.regione.basilicata.it/viewGis/?project=D6ADDE7A-565C-5747-2577-136186FE73E5 da cui possibile anche stamparla in diverse scale ed è scaricabile in PDF dal link http://bit.ly/CartaAttitudineColtivazioneNoccioloBasilicata nella sezione Dipartimento Agricoltura del sito della Regione Basilicata.
E’ un elemento innovativo e parte integrante del Progetto Nocciola Italia: il primo esempio di pianificazione territoriale per lo sviluppo della coltivazione corilicola su larga scala che deve essere da esempio applicativo, nella nostra regione, anche per altri settori e colture.
Dobbiamo allora continuare sinergicamente a far crescere la cultura della corilicoltura in Basilicata, soddisfatti per il lavoro svolto sino ad oggi anche grazie ad Alsia che ha accompagnato il percorso e la formazione/informazione.
Sono state avviate le attività di ricerca applicata per il miglioramento della produzione del nocciolo negli areali lucani maggiormente vocati attraverso il trasferimento dell’innovazione e nell’ottica della sostenibilità ambientale, del gruppo operativo del PEI, Progetto CORILUS – Corilicoltura Lucana Sostenibile finanziato dalla Misura 16.1.
«L’accordo quadro di programma – conclude Braia – per lo sviluppo della corilicoltura in Basilicata sottoscritto dalla Regione con Ismea e Ferrero nel 2015 ha posto le basi, in prospettiva, per una importante opportunità di sviluppo del settore agricolo lucano e del settore vivaistico che oggi vede i primi risultati concreti. La carta vocazionale del territorio, la sperimentazione, l’accompagnamento, una rete di imprese costituita che sottoscrive il contratto di acquisto a lungo termine, sono oggi realtà. Stiamo immaginando strumenti ulteriori a sostegno dello sviluppo della frutta in guscio, con l’ampliamento previsto come obiettivo fino a 1500 ettari ed oltre, con gli investimenti strutturali già accordati e con il sostegno di investimenti che coinvolgono le filiere come ad esempio le misure 16.1 e 16.2 del Psr Basilicata 2014-2020».
Source: agricultura.it