La legge del cielo rende vuoto ciò che è colmo e accresce ciò che è modesto: quando il sole sta al culmine deve volgere al tramonto seguendo la legge celeste, e quando sta nel punto più profondo sotto la terra si avvia a un nuovo sorgere. Quando la luna è piena va calando per la stessa legge, e quando è vuota ricomincia a crescere. Questa legge celeste opera anche nel destino degli uomini. La legge della terra è modificare il pieno e accrescere ciò che è modesto: i monti alti vengono erosi dalle acque e le vallate riempite. La legge delle potenze del destino è diminuire ciò che è pieno ed elargire fortuna a ciò che è modesto.
I destini seguono leggi fisse che si esplicano con rigore. Ma è in potere dell’uomo plasmare la sua sorte: dipende dal suo comportamento l’esporsi all’influsso delle forze benefiche o di quelle distruttive. Quando l’uomo sta in alto e si mostra modesto, splende nella luce della saggezza. Quando è basso e si mostra modesto, non può essere scavalcato. Così il nobile riesce a portare a termine la sua opera senza vantarsi della cosa compiuta.
Maura Luperto