I numeri dell’Europa del riso La produzione europea di riso ammonta a 1,8 milioni di tonnellate annue per un fatturato annuo di circa 3 miliardi di euro. L’Italia è il maggior produttore di riso con i suoi 234 mila ettari coltivati a riso, 4.265 aziende risicole, 100 industrie risiere per un fatturato annuo di 1 miliardo di euro. La filiera europea del riso protesta contro la abolizione dei dazi sulla importazione di riso dai Paesi Meno Avanzati – PMA (Paesi come Cambogia, Myanmar ed altri) varata dalla Commissione europea nel 2009. Questa liberalizzazione ha portato ad una invasione di riso asiatico che ha determinato una grave riduzione della produzione europea di riso Indica ed al calo delle quotazioni di mercato. Oggi il consumo UE di riso è coperto per il 50% da prodotto di importazione che per i 2/3 non paga i dazi di importazione.
La risicoltura in Italia «Negli anni scorsi era solo l’Italia a protestare – ha dichiarato Paolo Carrà, Presidente dell’Ente Nazionale Risi – ma ieri a Milano è stato creato un fronte compatto di tutti i Paesi europei che producono riso e la Commissione non potrà non ascoltare. La superficie UE coltivata a riso Indica è crollata del 40% e quella coltivata a riso Japonica aumentata del 14%, con un grave squilibrio di mercato per entrambe le tipologie di prodotto. Per di più la cosiddetta liberalizzazione dei dazi non ha certo favorito i produttori asiatici bensì le multinazionali asiatiche che sfruttano i Paesi più poveri aprendo in loco stabilimenti di trasformazione. Per l’Italia che fa del riso un suo prodotto importante e del risotto un piatto tipico conosciuto nel mondo è necessario ristabilire le regole del mercato»
La risicoltura in Europa «Non stiamo certo proponendo una politica protezionista – ha detto Salvador Loring, Vice Presidente di Uniade (Associazione delle industrie risiere spagnole) – ma una presa d’atto della realtà. Cosa succederà in Europa se i Paesi che oggi esportano verso l’UE dovessero trovare altri mercati o limitare le esportazioni per diverse ragioni? Se tutto ciò avverrà, considerata l’inevitabile riduzione della superficie europea a causa della perdita di redditività della coltura, si ridurrà la disponibilità di riso europeo, creando un grave problema di Food Security». «La riunione di Milano tra Paesi produttori e Ministeri di competenza certamente spingerà la Commissione europea, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE ad intervenire per assicurare un futuro alla risicoltura comunitaria – ha infine puntualizzato Giuseppe Ferraris, Presidente del Gruppo di lavoro Riso al Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell’Unione europea (Copa-Cogeca) – e questo ci consente di essere più ottimisti».
Source: agricultura.it
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