ROMA (ITALPRESS) – Il mercato dei crediti deteriorati è previsto in crescita: dal 2022, si stima che l’aumento dovrebbe essere di 82 miliardi di euro, 10 in più rispetto alle previsioni. Lo studio ripreso da Vitaly Spa, evidenzia che i crediti deteriorati delle banche sono in aumento in tutta Europa, riprendendo uno studio di Kpmg sul mercato continentale dei cosiddetti non-performing loans (Npl). “L’Italia, dopo aver ridotto lo stock di Npe (non-performing exposures) fino a circa 70 miliardi nel primo semestre del 2020, dovrebbe registrare un nuovo consistente incremento di Npe da fine 2022” fino a 180 miliardi di euro, si legge sul quotidiano di Confindustria.
Un trend in ascesa che si prevede anche per Francia (120-170 miliardi di euro) e Spagna (100-120 miliardi di euro) e il cui ritardo si spiega con le misure di sostegno economico adottate per arginare gli effetti depressivi dei lockdown.
Dal 2015 il mercato degli Npl in Italia ha generato un volume di affari da 240 miliardi di euro, con un picco nel 2018 di83,3 miliardi di euro).
E’ questa, per sommi capi, l’analisi effettuata circa gli impatti della situazione attuale sul mercato dei crediti deteriorati.
Dal report si evince che l’ammontare complessivo degli Npl nei bilanci delle banche italiane arriverà a circa 60 miliardi di euro entro dicembre 2022. Per l’anno prossimo si stimano cessioni di crediti non performing per circa 37 miliardi e circa 10 miliardi di transazioni relative ai crediti Utp.
“Le cartolarizzazioni di non performing loans”, anche grazie al recente lancio delle cartolarizzazioni immobiliari, rimangono tra gli strumenti più efficaci al fine di smobilitare lo stock di Npl bancari. I crediti detenuti dalle banche però non sono solo numeri, sono debiti in capo a imprese e privati che mai come in questo momento si trovano in difficoltà e di certo non possono fermarsi o ritrovarsi con beni pignorati. Importantissimo anche che là dove sia già avvenuta la cartolarizzazione dei crediti e quindi in esecuzione si apre un mondo di possibilità di investire.
Ed è per questa ragione che Salvatore Perozzi, Ceo & Founder di Vitaly Spa, spiega che la sua società è divenuta il punto di riferimento non solo di banche e istituti finanziari, ma anche di molti promotori finanziari indipendenti, studi legali e commercialisti di tutta Italia e soprattutto grandi investitori da tutta Europa e America.
“Questo fa capire e deve far ricordare che molte volte le opportunità nascono da problemi – sottolinea Perozzi -. A tal proposito vorrei fare un esempio reale di un servizio offerto a un’impresa in difficoltà con un credito in sofferenza e da noi risolto e le soluzioni pensate per gli investitori: carrozzeria con pendenza verso la banca di 118.000 euro chirografario, saldo e stralcio rifiutato dalla banca, affidamento della pratica a studio Legale della carrozzeria, che purtroppo oltre che a procrastinare ulteriori interventi, nulla ha potuto e inevitabilmente richiesta di istanza di fallimento inoltrata dalla banca al tribunale competente. Il cliente tramite lo studio legale si è rivolto alla nostra società ed abbiamo trovato la soluzione acquistando il credito, ed estinguendo la sua pendenza con 40.000 euro, la banca ha ritirato l’istanza dal tribunale inviandocene comunicazione e ora il cliente non ha beni all’asta, continua la sua attività e ha risparmiato 78.000 euro. Questo esempio a campione fa capire tuttavia quanto è importante l’intervento di una società abilitata come Vitaly”.
Le soluzioni di investimento proposte da Vitaly sono generalmente di tre tipi: l’acquisto di proprietà provenienti da NPL a prezzi decisamente vantaggiosi che variano da un 40% a un 75% del valore reale dell’immobile: intervenendo valorizzando e re-immettendoli sul mercato si potranno ottenere plusvalenze decisamente interessanti in tutto il territorio nazionale e internazionale;
la partecipazione diretta all’acquisizione di portafogli o operazioni di rilievo, una collaborazione attiva all’acquisto, alla valorizzazione ed alla vendita finale delle proprietà derivanti da NPL, opportunità selezionate, studiate a fondo che si prestano ad una progettualità molto redditizia; gli strumenti finanziari, per quegli investitori che non vogliono pensieri, che tra fondi sempre incerti, polizze troppo vincolanti, immobili con tasse da pagare, costi di manutenzione da sostenere e deterioramento degli stessi, cercano qualcosa di certo, solido e interessante in termini di rendimento.
– foto da internet libera da diritti –
(ITALPRESS).
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