La Corte costituzionale della Croazia ha respinto la richiesta di abolizione dell’aborto nel paese balcanico avanzata da gruppi conservatori sostenuti dalla Chiesa cattolica, resta cosi’ in vigore la legge sull’interruzione di gravidanza che risale al 1978 e consente l’intervento entro le 10 settimane.
Qualsiasi limitazione alla liberta’ di decisione della donna, ha detto il presidente della Corte, Miroslav Separovic, “rappresenterebbe un interferenza al diritto costituzionale alla privacy”. La Corte suprema croata ha chiesto comunque al Parlamento di varare una nuova legge in materia, poiche’ quella in vigore e’ per molti aspetti obsoleta, precisando che il nuovo provvedimento dovra’ contenere misure anche educative per favorire la riduzione del numero degli aborti e chiarire la questione dell’obiezione di coscienza largamente non rispettata negli ospedali pubblici.
Source: corrierequotidiano.it/esteri
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