PALERMO (ITALPRESS) – Conciliaweb è un servizio del Corecom Sicilia attivo dal 2018 che ha raccolto e lavorato fino ad oggi 21.117 istanze di conciliazione ed emesso 2.304 definizioni.
“La società XYZ è tenuta a corrispondere all’istante, entro sessanta giorni dalla notifica del presente provvedimento e secondo la modalità indicata in istanza, l’importo complessivo di euro 1.835,28”, si legge nella definizione di una controversia tra una utente e una compagnia telefonica (i loro nomi per ragioni di privacy non sono citati). Per il consumatore una vittoria proprio grazie al servizio Conciliaweb disponibile anche sul sito internet del Corecom Sicilia. Nel caso specifico la compagnia aveva continuato ad attingere dal conto corrente della utente nonostante il contratto fosse stato interrotto da molto tempo. Insomma continuava a fatturare nonostante la donna fosse passata ad altro operatore telefonico. La compagnia aveva anche attivato le procedure di recupero dei crediti.
La donna è disabile al 100% e non si è accorta subito di quanto stava succedendo perchè il pagamento delle bollette avveniva automaticamente tramite RID bancario. Quando ha rilevato l’irregolarità ha chiesto aiuto ad una associazione di consumatori. Niente da fare, la compagnia ha fatto orecchie da mercante. Così l’utente, attraverso il servizio online Conciliaweb, si è rivolta al Corecom per tentare la via della conciliazione. In sostanza le parti si rivolgono a un terzo che fa da arbitro.
Questo arbitro, il Corecom, invita le parti a trovare una soluzione amichevole e se il tentativo di conciliazione fallisce può essere chiamato, da uno dei due interessati, a decidere la controversia con una definizione.
Il Corecom non è un tribunale. Il tentativo di conciliazione, in casi come questi, è obbligatorio prima di rivolgersi alla giustizia ordinaria. Il Corecom, a differenza di un giudice, non interviene sui risarcimenti dei danni, ma soltanto sulle inadempienze contrattuali e per il rispetto delle norme che tutelano gli utenti. E’ infatti un organismo funzionale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e ad esso è stato dato il compito, tra gli altri, di facilitare la conclusione amichevole delle controversie tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche. Gli operatori sono le compagnie telefoniche? Sì, ma non soltanto loro. Si può ricorrere allo strumento gratuito del Conciliaweb anche per i contratti della pay tv.
Non è soltanto il privato cittadino che può rivolgersi a Conciliaweb. Anche le aziende, infatti, possono usufruire del servizio e in questi quattro anni sono state 4.288.
Conciliaweb è disponibile agli indirizzi www.corecomsicilia.it e https://conciliaweb.agcom.it, con pochi clic e documenti permette l’avvio del procedimento che si svolge interamente per via telematica e gratuitamente.
L’utente, privato cittadino o azienda che sia, può anche decidere di farsi assistere da un rappresentante come, per esempio, un avvocato. Una volta registrato, accedendo alla propria area personale, l’utente ha la possibilità di presentare istanze, compilando gli appositi web-form, di consultare lo storico dei propri procedimenti e lo stato di quelli in corso, di interagire con il Corecom e con le altre parti in causa, di accedere ai propri fascicoli virtuali, di partecipare alle udienze in videoconferenza attraverso gli appositi link.
Non tutti i cittadini possono o sono in grado di presentare istanze telematiche, sono i cosiddetti utenti deboli. Per chi è già in possesso dello Spid o della Cie è possibile presentare l’istanza presso e con l’assistenza degli uffici del Corecom Sicilia e il cittadino avrà a disposizione anche il futuro collegamento per le udienze in videoconferenza.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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