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Confintesa “Per il Governo la salute conta meno della parità di genere”

Confintesa “Per il Governo la salute conta meno della parità di genere”
9 dicembre 2020

ROMA (ITALPRESS) – “La saga del Recovery fund ormai sta assumendo aspetti che hanno dell’incredibile. Senza nulla togliere all’importanza per l’Italia di arrivare ad una reale parità di genere in tutti i campi, Istituzioni e politica compresa, non si capisce come nella suddivisione dei 209 miliardi di euro che dovrebbero arrivare dal Recovery Fund, per la voce Parità di Genere ci sono 17 miliardi mentre per la Salute ci sono solo 9 miliardi”. Lo afferma in una nota Domenico Amato, segretario generale di Confintesa Sanità, in merito alle notizie che stanno arrivando relativamente alla suddivisione per settore dei fondi del Recovery Fund.
“Negli ultimi 10 anni – continua il leader sindacale – nel nostro Paese sono stati tagliati 37 miliardi per la sanità pubblica con una perdita notevole di posti letto che si è fatta sentire soprattutto in questo periodo di emergenza dovuto al Covid – 19. Basti pensare che oggi in Italia ci sono 3,2 posti letto ogni mille abitanti mentre in Francia ce ne sono 6 e in Germania 8 per capire come la cifra stanziata del Recovery Fund per la Sanità pubblica sia totalmente insufficiente per mantenere livelli minimi di sussistenza sanitaria. Inoltre la metà dei 37 miliardi tagliati sono riferiti al personale sanitario”.
“Confintesa Sanità chiede al Governo di rivedere la distribuzione del Recovery Fund dando alla Salute importanza primaria al fine di poter avviare nuove assunzioni, aumentare la disponibilità di posti letto anche dopo la pandemia oltre che rivedere la collocazione di alcune importanti figure professionali come gli operatori socio sanitari e gli autisti-soccorritori che non trovano ancora un giusto riconoscimento all’interno delle professioni sanitarie. Se il Governo non rivede tutta la redistribuzione dei 209 miliardi – conclude Amato – dando il giusto valore alla salute pubblica avrà perso l’occasione per salvare un Welfare che ci è stato invidiato per decenni da tutto il mondo”.
(ITALPRESS).

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