la piattaforma di streaming non ha mantenuto le promesse mancando l’obiettivo dei 5,2 milioni di nuovi iscritti fermandosi a quota 4,95 milioni (1,42 milioni negli Usa e 3,53 fuori dai confini americani). Un dato in calo rispetto ai 6,74 milioni dello stesso periodo del 2016 e al record di 7 milioni registrato nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Il totale a oggi, dunque, è di poco sotto i 99 milioni (98,75 milioni di cui 94,36 milioni paganti), ma la soglia psicologica dei 100 milioni dovrebbe essere alla portata dell’azienda americana entro maggio.
Se il buongiorno si vede dal mattino, i 5 milioni sfiorati nei primi tre mesi del 2017 non saranno un preludio a un nuovo record. Nell’ultimo trimestre 2016 Netflix registrò ben il 37% del totale annuo e sommando ai 7 milioni i 6,74 milioni dei primi tre mesi dello stesso anno si ottiene una percentuale del 72% sul complessivo, segno che i primi e gli ultimi tre mesi sono un buon indicatore di come potrebbero andare le cose nel 2017.
Secondo molti, Netflix non potrebbe aspettarsi i risultati dell’anno scorso a causa di una certa saturazione del mercato e, soprattutto, dell’insistenza di una concorrenza sempre più agguerrita. Intanto, sembra che l’azienda di Los Gatos (California) non possa più contare sul terreno amico: la crescita è già fuori dagli Stati Uniti sia per una naturale evoluzione che per l’imminente arrivo di nuovi concorrenti come Google e il servizio Tv di YouTube, Hulu, Amazon con Prime Video ma anche l’operatore telefonico At&T.
E, oltre ai prevedibili nemici come Amazon e Google, potrebbero essere proprio i carrier, come Vodafone con la sua Tv in Europa, a minare la crescita di Netflix grazie a una maggiore presenza sul mercato locale e sulle infrastrutture di rete. Più che sul prezzo, la partita si giocherà sui contenuti. Per questo Netflix potrebbe investire maggiormente su produzioni locali, come la brasiliana “3%” lanciata nel 2016 e pronta per una seconda stagione, su riconferme di garanzia come House of Cards, prevista per il 30 maggio del 2017, proprio nell’intento di aiutare i conti del prossimo trimestre, e Orange is the new black di cui sono già in preventivo la quinta – da giugno 2017, sesta e settima stagione.
Secondo alcune stime, l’investimento in contenuti di Netflix dovrebbe toccare quota 7 miliardi dollari nel 2017, un miliardo in più rispetto all’anno scorso a fronte di ricavi previsti in un intorno di 11 miliardi di dollari. Per mantenere il passo, inoltre, l’amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings ha annunciato di non essere interessato a spendere per i diritti sulle trasmissioni sportive, come invece ha fatto Amazon acquisendoli per 10 partite del giovedì della National Football League, mentre intende rilanciare su forme di intrattenimento alternative, come Ultimate Beastmaster lanciato a febbraio e prodotto da Sylvester Stallone: una gara di abilità tra 108 atleti di 6 paesi diversi, tra cui l’Italia, su un percorso a ostacoli lungo circa 180 metri.
Source: https://it.businessinsider.com
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