Quel che serve periodicamente è rimuovere per bene il fondo del caffè, la sporcizia e soprattutto il calcare dai filtri e dalle parti interne della macchinetta.
Anche se, per non far perdere gusto e aroma al caffè tradizione vuole che non venga lavata spesso, la moka è comunque soggetta nel tempo a sporcizia che, ogni tanto, va eliminata completamente.
5 trucchi per pulire la moka
1. L’esterno
Non ha bisogno di particolare accortezze come le parti interne. Sarà sufficiente una spugna morbida che non graffi e un po’ di aceto di vino bianco diluito in un bicchiere d’acqua calda. Per l’estremità inferiore, quella più annerita dal contatto con la fiamma, si può anche usare l’aceto puro per farla tornare a splendere. Aggiungete anche un pizzico di bicarbonato se serve una maggiore “abrasione”.
2. Il filtro
Il filtro si riempie spesso di residui e per pulirlo a fondo lo si può immergere in un contenitore di acqua bollente con almeno un bicchiere di aceto e, dopo circa 30 minuti, risciacquarlo sotto l’acqua corrente. Se i forellini del filtro sono particolarmente otturati, usate uno spillo o uno stuzzicadenti per liberarli.
3. Il serbatoio e le parti più piccole
Proprio come se voleste fare un caffè, riempite il serbatoio con metà acqua e metà aceto bianco, aggiungete un pizzico di sale fino, chiudete e mettete sul fuoco facendo uscire la miscela completamente (che porterà con sé anche il calcare).
Prima di riutilizzare la moka, però, è consigliabile fare un “caffè a vuoto” con anche solo un cucchiaino di polvere.
4. Guarnizione in gomma
Per farla tornare a vuoto, è sufficiente passare sulla guarnizione un panno imbevuto di aceto puro per far andare via tutti i residui bruciati di caffè. Se, di contro, la guarnizione è particolarmente usurata, sarà necessario sostituirla.
5. Tutto in ammollo
Almeno una volta al mese, la caffettiera va smontata pezzo per pezzo e va messo tutto in ammollo in acqua calda e aceto. Poi risciacquate e fate un altro “caffè a vuoto” per garantire il gusto di quelli successivi.
5 errori da evitare
1. Il primo caffè
Se avete appena comprato una caffettiera nuova, non dovrete dimenticare di fare un primo “caffè a vuoto”. Far salire anche solo un cucchiaino di polvere basterà a far sigillare la superficie dagli oli del caffè che gli impediranno di avere un sapore metallico.
2. No al sapone
Mai pulire la moka con acqua saponata: oltre a richiedere un risciacquo eccessivo per eliminare ogni residuo, il detersivo lascerà nella caffettiera un retrogusto davvero orrendo.
3. Asciugatura
Prima di riporre la caffettiera nel mobile, assicuratevi che sia ben asciutta. Se rimane anche solo un po’ di umidità potrebbe riempirsi di macchie grigie come muffa. Se dovete lasciare casa per qualche giorno, è utile – dopo averla lavata bene – lasciare la moka completamente smontata per far asciugare bene ogni singola parte.
4. La chiusura
Cercate di non serrare troppo il serbatoio con la parte superiore, per scongiurare un’usura troppo rapida della guarnizione. Detto questo, se non si stringe abbastanza potrebbe fuoriuscire il caffè sul fornello, per cui calibrate e tenete sotto controllo lo stato della guarnizione: una guarnizione usurata non mantiene la pressione necessaria a preparare un ottimo caffè.
5. Moka vuota
Non dimenticate per giorni il caffè dentro la caffettiera perché potrebbe ammuffire, soprattutto quando fa molto caldo.
Quale caffettiera scegliere
Non tutti sanno che di caffettiere ne esistono davvero di tutti i tipi, di forme e materiali differenti: che dal tradizionale alluminio all’acciaio, dalla ceramica alla plastica, adatte per il microonde.
Alluminio: la caffettiera in alluminio va rapidamente in temperatura, è leggera nell’utilizzo e la “morbidezza” del materiale la rende particolarmente porosa, garantendo dal lato un sapore intenso del caffè ma “obbligando” dall’altro a non usare mai un detersivo per la sua pulizia. L’alluminio, inoltre, tende a cedere di più un sapore “metallico” al caffè e scaldandosi molto a dare un sapore di bruciato. In più, non siamo nuovi alla questione alluminio negli utensili di cucina: l’alluminio può rilasciare particelle la cui ingestione quotidiana involontaria può causare una serie di disturbi.
Acciaio: una moka in acciaio è molto robusta e fornisce un’ideale conduzione omogenea del calore, mantenendo il caffè caldo a lungo. In alcune il filtro è in acciaio mentre in altre è in alluminio, mentre gli ultimi modelli hanno la guarnizione in silicone. Nel caso dell’acciaio rivestito, tutti i rivestimenti antiaderenti a base di PTFE non contengono nichel, metalli pesanti e PFOA. Ma ricordatevi che l’acciaio inossidabile viene ottenuto da una lega di nichel e cromo, a cui possono essere aggiunti altri metalli, come il titanio, che è necessario ad aumentarne la resistenza anti-corrosione. Per cui l’uso di utensili in acciaio potrebbe non essere adatto alle persone che soffrono di allergie o intolleranze a metalli, proprio come il nichel e il cromo.
Con rivestimento interno in ceramica: come tutti i materiali non metallici per la cucina, un rivestimento in ceramica riscalda e rilascia il calore che assorbe molto lentamente, così come gli utensili in terracotta. Meglio non graffiarlo e, in più nell’acquisto è bene porre una certa attenzione, perché nella loro produzione potrebbero essere state impiegate sostanze inquinanti o smalti non completamente atossici.
Acciaio e ceramica: hanno un fondo in acciaio (alcune anche in alluminio) e la parte superiore in ceramica. In questo caso, il caffè passa a temperature inferiori rispetto ad altri materiali e conserva i suoi aromi in maniera più intensa.
Plastica: ahinoi, i modelli di ultima generazione sono stati fatti anche in plastica, adatte, però, solo all’utilizzo in microonde. Saranno anche particolarmente leggere, belle e facili da pulire, ma noi non ci sentiremo mai di consigliare una caffettiera in plastica…
5 consigli per usare bene la moka e fare un buon caffè
Per fare a casa un buon caffè, è necessario attenersi a delle semplici regole e celebrare ogni giorno quel “rito” con la particolare devozione che merita:
1. Innanzitutto, mettete nel serbatoio acqua fredda: solo con acqua che si riscalda piano piano (la fiamma, per questo, dovrà essere bassa!), uscirà un caffè eccellente
2. All’interno della caldaia l’acqua non va mai messa oltre il livello della valvola
3. Provate il caffè in grani, macinandolo di volta in volta, e sentirete la differenza dalle buste di caffè già macinato… Se preferite “far presto”, ricordatevi che – in ogni caso – il caffè in polvere va conservato in un contenitore di vetro nel frigo per mantenerne l’aroma
4. Non appena il caffè gorgoglia, la caffettiera andrebbe tolta dal fuoco, altrimenti si brucia. L’ultima parte del caffè deve uscire a fuoco spento, e prima di versarlo nelle tazzine, mescolatelo per bene.
5. Il caffè va bevuto appena fatto! Mai farlo raffreddare o, peggio ancora, riscaldarlo! Se è necessario conservarlo, preferite contenitori di vetro o ceramica, ma mai metallici, e riutilizzatelo nella preparazione di qualche dolce (il tiramisù è il classico dei classici) o di una granita.
Buon caffè a tutt*!
Source: greenme.it