Come agisce l’acqua.
L’acqua dona al nostro organismo una sferzata di vitalità grazie all’azione simultanea di stimoli diversi.
Attraverso l’immersione alteriamo l’ambiente a cui è abituata la pelle, attivando il processo osmotico. Infatti la pelle, delimita e racchiude l’ambiente interno del nostro corpo che è umido, dalla parte esterna più secca permettendo scambi molto lenti tra i due ambienti. Invece, durante il processo osmotico, diminuiscono le barriere e lo scambio si fa più rapido. I pori della pelle si aprono e ricevono i minerali sotto forma di ioni oltre alle sostanze che possono essere aggiunte al bagno.
L’acqua inoltre esercita un massaggio benefico sulla pelle grazie allo stimolo meccanico, che aumenta la sua efficacia tanto più è forte la pressione del getto d’acqua.
Una forte escursione termica dell’acqua rispetto alla temperatura corporea stimola la reazione attiva dell’organismo che risponde con un maggior afflusso di sangue periferico favorendo il tono dei vasi sanguigni e l’eliminazione delle impurità del sangue con un effetto benefico sull’intero organismo. Invece l’acqua calda tende ad avere un effetto sedativo generale, perciò è spesso alternata all’acqua fredda, oppure viene prevalentemente usata sotto forma di vapore, in questo modo è utilissima nello sciogliere le contratture muscolari e nel lenire il dolore, oltre che avere, un gradevole effetto rilassante.
L’alloro simbolo di gloria e sapienza, è un arbusto cespuglioso o un alberello sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauracee.
Con le foglie raccolte in luglio -agosto si preparano gli infusi che, a dosi moderate, purificano il tubo digerente e favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali.
Una manciata di foglie nell’acqua bollente serve per un pediluvio che ridurrà la sudorazione.
Sminuzzando 5 o 6 foglie secche e mettendole in una tazza di acqua bollente si ottiene un infuso che va bevuto caldo prima di coricarsi, fa sudare abbondantemente impedendo l’evoluzione di un raffreddore.
Se si friziona l’olio ottenuto con una manciata di bacche pestate e lasciate macerare in mezzo litro di olio d’oliva, sulle parti doloranti, alcune volte al giorno, con un cotone imbevuto di tintura, si facilita la ripresa dell’uso delle articolazioni dopo un’ingessatura.
Maura Luperto