Combattere l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia, la discriminazione verso minoranze con la cucina o meglio con il cibo, succede a Verona con un writer.
I writer sono quelle persone che realizzano scritte, disegni, murales sui muri, non coloro che li imbrattano, li sporcano, il writer segue delle regole che condivide con gli altri appassionati della stessa arte, ci tengono che si parli di arte, interpretazione, fantasia per distinguersi da coloro che deturpano l’arredo urbano.
Pier Paolo Spinazzè, 37 anni di Verona, tre anni fa vide su un muro la scritta -Tito boia- decise di coprirla disegnando un wurstel, da allora quando vede scritte inneggiati l’odio le cancella coprendole con del cibo, dolci, biscotti, insaccati, frutta un mezzo che lui stesso afferma di essere il suo modo per combattere l’ignoranza e il cattivismo.
Un’arte civica, pubblica quella di Cibo, il nome d’arte di Spinazzè, la sua galleria è la sua città Verona, il writer ritiene che un artista debba dare il suo contributo civico, lui disegna, cancella scritte che seminano odio, una forma di espressione che non sempre raccoglie consenso, sia da parte di chi aveva realizzato le scritte cancellate, sia da parte delle amministrazioni comunali.
Una caratteristica particolare dei disegni di Cibo è quella di essere stagionale e territoriale, per esempio se si trova nella terra dell’asparago le scritte vengono ricoperte con questa verdura.
Source: www.ifood.it
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