“L’aumento delle temperature del mare nei prossimi decenni potrebbe creare una discrepanza tra i periodi di riproduzione e i tempi in cui le prede sono più abbondanti”. A dirlo è lo studio “Global phenological insensitivity to shifting ocean temperatures among seabirds”, pubblicato su Nature Climate Change da un team internazionale di ricercatori.
Infatti, i risultati dello studio suggeriscono che “Se le specie preda continuano a spostare in avanti le loro stagioni riproduttive – come hanno dimostrato studi precedenti in alcune regioni – potrebbero minacciare ulteriormente la sopravvivenza di uccelli marini vulnerabili come i pulcinella di mare e gli albatros”.
Il team guidato dall’università di Edimburgo, dal Centre for ecology & hydrology e dal British antarctic survey (Bas) ha studiato i dati sui modelli di riproduzione di 62 specie di uccelli marini tra il 1952 e il 2016, un periodo durante il quale le temperature della superficie del mare sono salite rapidamente e hanno scoperto che “Gli uccelli marini non hanno modificato i loro periodi riproduttivi in risposta all’aumento delle temperature”.
Source: lanuovaecologia.it