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Cipollotti: 5 trucchi e 5 errori da non fare per cucinarli

I cipollotti sono i bulbi delle cipolle non ancora giunti a maturazione, appartenenti alla famiglia delle Alliacee. Simpatici già solo per il nome, sono anche buoni e gustosi. Il sapore non è forte come quello della cipolla matura, quindi hanno il grande vantaggio di essere graditi proprio a tutti!

La consistenza è più morbida e l’aroma più delicato, ma le proprietà benefiche sono le stesse. Hanno una spiccata funzione antibatterica che li rende ottimi alleati per il benessere delle vie urinarie, oltre a essere dei diuretici efficaci e depurativi. Ottimi anche come emollienti e decongestionanti per alleviare i sintomi del raffreddore.

Bianchi o rossi? I cipollotti si dividono in due categorie cromatiche: i bianchi hanno un gusto più deciso, mentre i rossi virano verso sapori dalle note dolciastre. Entrambi sono ricchissimi di vitamine B e C, tesoro per l’organismo.

Pronti a scoprire come usarli in cucina?

5 trucchi per cucinare i cipollotti

  1. Pulirli bene. La prima cosa da fare è lavarli con cura. Eliminate qualunque traccia di terra e anche la barbetta. La parte verde va tagliata fino a 1 cm dalla testa del cipollotto. Quindi dividetelo a metà e tagliatelo a fette sottili. Un consiglio: prima di affettarlo, lasciatelo in una bacinella con acqua fredda per 10 minuti, in modo da evitare lacrimoni durante l’operazione!
  2. Addolcite il sapore. Se preferite i gusti delicati, affettate i cipollotti e metteteli a bagno con un po’ di aceto rosso. Questo servirà a renderli meno forti. Quindi procedete a grigliarli, gratinarli o usarli nelle zuppe come più vi piace.
  3. Sceglieteli bene. I cipollotti devono essere turgidi, lucidi e dalla barba carnosa, con foglie consistenti e dal colore intenso!
  4. Riciclate la parte verde in passati, zuppe e minestroni di verdure. Lavate le foglie del cipollotto in acqua fredda e tagliatele a fette sottili, in modo da allentare le fibre e renderle più digeribili. Quindi sbollentatele in padella e aggiungetele alle altre verdure nei minestroni. In alternativa usate le foglie e i gambi nelle frittate o nelle omelette. Questo è un ottimo modo per utilizzare le parti del cipollotto solitamente scartate. Per farlo correttamente, però, bisogna seguire alcune dritte. Fate ammorbidire le foglie in acqua bollente per circa 5 minuti. Dopo la cottura, scolatele e tritatele finemente. Ripassatele in padella con un filo d’olio e i gambi (la parte verde tra il bulbo e le foglie), anche questi tagliati finemente. Una volta pronto, lasciate intiepidire e preparate la vostra gustosa omelette o farifrittata con la farina di ceci.
  5. Piantate i gambi dei cipollotti e provate a coltivarli a partire proprio dagli scarti. E’ sufficiente conservare i gambi, posizionali in un vaso o in un bicchiere con dell’acqua e attendere che ricrescano. Così avrete a disposizione dei cipollotti sempre nuovi a costo zero!

5 errori da evitare

Lasciarli fuori dal frigo.  I cipollotti si deteriorano facilmente. Per rallentare questo processo, è necessario conservarli in frigorifero (massimo per 3-4 giorni)

Non pulirli bene. Le foglie più coriacee e lontane dal bulbo vanno eliminate, senza se e senza ma. Quelle più esterne non possono essere riutilizzate!

Riutilizzare le foglie più morbide in modo scorretto. Il riciclo in cucina va bene, ma sempre con gusto! Evitate di aggiungere le foglie avanzate alle insalate fredde, nei ripieni o come semplice contorno. Non ne guadagnereste né di gusto né di piacevolezza!

Tritare le foglie e usarle al posto dell’erba cipollina. Il nome può trarre in inganno: provengono dalla stessa famiglia, ma le foglie dei cipollotti non sono affatto aromatiche! Usate al posto dell’erba cipollina, il risultato sarebbe un piatto sciapo e deludente.

Non fare differenza tra la qualità rossa e quella bianca. Si tratta di due varietà completamente diverse per gusto e utilizzo in cucina. La qualità rossa è più delicata, ha un retrogusto dolciastro ed è perfetta da mangiare a crudo o in agrodolce. I cipollotti bianchi, invece, sono un po’ più aspri  e sono buoni nei pinzimoni, alla griglia o per accompagnare piatti dal gusto deciso.

 

Source: greenme.it

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