Chiaroscuro
mi dici che cerchi l’amore
ed io ti porto in centro a Bologna,
per curarti un po’
dal tuo essere così umano.
le voci ti fanno da anestesia
lenta e totale
e dolce nel buio taciturno.
alla fine, lo sai, siamo tutti
uno scheletro di nervi
con fasci di ossa
e sentimenti scomodi,
ma al Nettuno in piazza
a lui
racconterei l’origine del mondo
se già non la conoscesse.
mi guardi con i tuoi occhi
verdi
e l’ombra delle due torri ti bacia
al posto mio.
Bologna mi distrugge,
è un’anziana signora
attraente ed affranta,
che fa l’arrogante,
ti prende a schiaffi per le proprie idee,
ma giunta la sera
ti bacia
sussurrando “buonanotte”
dal fondo dei suoi canali
sotterranei,
bui nervi.
(gli ubriachi cantano Lucio Dalla)
e ti stringe a sé con i suoi portici.
poi
mentre pian piano ti addormenti
tra le sue fragili braccia,
con una lacrima calda
Bologna
ti chiede scusa
ancora.
Sofia Agostini
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