Chiaroscuro | Sofia Agostini

Chiaroscuro

mi dici che cerchi l’amore

ed io ti porto in centro a Bologna,

per curarti un po’

dal tuo essere così umano.

le voci ti fanno da anestesia

lenta e totale

e dolce nel buio taciturno.

alla fine, lo sai, siamo tutti

uno scheletro di nervi

con fasci di ossa

e sentimenti scomodi,

ma al Nettuno in piazza

a lui

racconterei l’origine del mondo

se già non la conoscesse.

mi guardi con i tuoi occhi

verdi

e l’ombra delle due torri ti bacia

al posto mio.

Bologna mi distrugge,

è un’anziana signora

attraente ed affranta,

che fa l’arrogante,

ti prende a schiaffi per le proprie idee,

ma giunta la sera

ti bacia

sussurrando “buonanotte”

dal fondo dei suoi canali

sotterranei,

bui nervi.

(gli ubriachi cantano Lucio Dalla)

e ti stringe a sé con i suoi portici.

poi

mentre pian piano ti addormenti

tra le sue fragili braccia,

con una lacrima calda

Bologna

ti chiede scusa

ancora.

Sofia  Agostini

Redazione