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Celiachia: necessità o moda?

Mancano pochi giorni alla Settimana nazionale della Celiachia (13-21 maggio) nata per sensibilizzare sul tema e far conoscere i rischi di questa malattia e le buone abitudini che devono tenere le persone che ne soffrono. Gli esperti, tra cui il presidente dell’Aic (Associazione Italiana Celiachia) Giuseppe Di Fabio, avvertono però che moltissimi italiani mangiano senza glutine in quanto convinti di soffrire di celiachia ma senza aver fatto alcuna analisi in merito. Tutto questo, sempre secondo gli esperti, equivale ad uno spreco di 105 milioni di euro per acquistare prodotti gluten free molto costosi e non sempre salutari di cui si potrebbe benissimo fare a meno.

L’onda del senza glutine si è diffusa anche oltreoceano dove personaggi noti come Gwyneth Paltrow e Victoria Beckham hanno dichiarato di aver tolto il glutine dalla propria alimentazione, non essendo celiache, guadagnandone in salute e mantenimento del peso forma. Un equivoco secondo gli esperti. Non ci sarebbero infatti ricerche che provano che una dieta senza glutine sia realmente benefica per chi non è affetto da celiachia. Si cita al contrario uno studio pubblicato sul British Medical Journal in cui sono stati presi a campione più di 110mila uomini e donne per 26 anni. I risultati hanno dimostrato come nei non celiaci l’esclusione del glutine non sia riuscita a ridurre il rischio cardiovascolare.

Celiachia o intolleranza al glutine?

Ma forse le persone non celiache che si avvicinano ad una dieta senza glutine, o in cui si limita questa proteina almeno per un periodo, sono alla ricerca di altri benefici. Ad esempio hanno notato che quando non mangiano glutine evitano problemi di gonfiore addominale, flautolenza o altri fastidiosi sintomi gastro-intestinali. Secondo Alessandro Targhetta, medico ed esperto di intolleranze alimentari, ai giorni nostri si sta presentando una nuova sindrome nota come “gluten sensitivity” ovvero intolleranza al glutine. Ne soffrirebbero circa il 25% tra adulti e bambini. Si tratta di una problematica da non confondere con la celiachia in quanto quest’ultima è una malattia di origine autoimmune.

Prodotti senza glutine versus pseudo cereali

Hanno ragione gli esperti a segnalare che i prodotti che non nascono naturalmente senza glutine ma vengono appositamente realizzati per chi ne ha bisogno in quanto celiaco sono spesso più ricchi di zuccheri e grassi. Quindi chi non ne ha realmente bisogno, pensando di consumare un prodotto più salutare e benefico, rischia invece di ottenere l’effetto opposto ovvero un maggior rischio sovrappeso, obesità e diabete.

A chi deve seguire o sceglie di seguire (magari per un periodo) una dieta senza glutine consigliamo di scegliere i cereali o pseudo cereali che sono naturalmente privi di questa proteina: riso, mais, miglio, sorgo, grano saraceno, quinoa, amaranto e teff. Ormai si trovano con facilità anche pasta, pane e biscotti realizzati con questi cereali alternativi.

Settimana della Celiachia

La Celiachia è una malattia assolutamente da non sottovalutare e che va diagnosticata con specifiche analisi. Durante la settimana dedicata a questa patologia sono in programma diversi eventi e anche online ci sarà la possibilità di informarsi e fare le domande agli esperti. Per conoscere nel dettaglio tutti gli appuntamenti collegatevi al sito www.settimanadellaceliachia.it.

Source: greenme.it

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