Uno studio rivela i rischi legati al consumo eccessivo di carne cotta alla griglia
Se è stata recentemente confermata la correlazione tra carne rossa è rischio di mortalità, da una ricerca condotta dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston emerge che consumare spesso carne cotta alla piastra o alla griglia può aumentare il rischio di sviluppare diabete.
Lo studio ha preso in esame un gruppo di oltre 59mila donne, il cui consumo di carne alla griglia ha effettivamente determinato un rischio più alto di diabete rispetto a quelle che mangiavano carne cotta diversamente. Una ricerca americana sostiene invece che mangiare carne di animali alimentati con AGEs può portare a lungo termine all’insorgenza di Alzhaimer e malattie degenerative del cervello.
Mangiare 2 o più volte a settimana carne cotta sulla piastra o sul barbecue aumenterebbe quindi il rischio di sviluppare il diabete tipo 2 del 20-30% in più rispetto a consumarla una sola volta al mese.
“Quando si cuoce a temperature molto elevate, come succede con la cottura alla griglia, da alcune sostanze che compongono la carne, quali proteine, carboidrati e creatina, si formano i cosiddetti HCA, cioè amine eterocicliche. In particolare le ritroviamo nelle parti bruciacchiate, nerastre presenti sulla superficie della carne cotta” spiega Roberto Miccoli del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Pisa.
“Oltre a queste – evidenzia- vanno considerate quelle che si sviluppano quando il grasso di cottura raggiunge la brace ardente e si infiamma, sostanze chiamate PAH (idrocarburi aromatici policiclici). I fumi che contengono questi PAH penetrano nella carne. I PAH si ritrovano anche nel fumo di sigaretta e nelle carni affumicate. Tutti questi prodotti sono risultati associati anche con il cancro, l’obesità, l’infiammazione e la resistenza all’insulina”.
“Se si consuma occasionalmente una bistecca cotta alla griglia- conclude Miccoli – il rischio di diabete è basso, ma se questo metodo di cottura è usato di frequente allora è consigliabile non solo ridurre il consumo di carne rossa ma usare anche metodi di cottura a basse temperature”.
Sono numerosi gli studi che mettono in luce i rischi insiti nel consumo eccessivo di carne e le sue ripercussioni negative sull’organismo: un’altra recente ricerca ha messo in luce come la sua produzione gravi sull’ambiente molto più di quella di pollame, suini, uova e latticini.
Source: www.datamanager.it