Carlo Cracco protagonista di un altro “caso”, la sua pizza margherita.
Nel nuovo ristorante, in Galleria, propone una pizza margherita a 16 euro, a scandalizzare il pubblico sui social network non solo il prezzo considerato folle ma l’estetica/impasto.
Si presenta come un disco di pasta apparentemente grumoso con la presenza di cereali nell’impasto, la mozzarella non è fior di latte ma bufala, la salsa di pomodoro con pomodori confit appare più densa, quasi un ragu, niente basilico ma origano.
Cracco propone una rivisitazione della storica margherita, chi l’ha assaggiata, compreso il re della pizza Sorbillo, sostiene che sia buona, il grande pubblico, specialmente quello napoletano ha avuto reazioni di disgusto, contrarietà, incredulità.
Sorbillo afferma che si tratta di pizza, non di pizza napoletana doc, non viene venduta ne’presentata come tale, è semplicemente la versione di Cracco, detto da lui dovremmo crederci eppure l’ironia sui social non perdona.
Chi la definisce inquietante, chi la paragona al cerchione della propria macchina quando schiaccia qualche topo, qualcuno la ritiene ammaccata, ci si chiede cosa sia quella cosa tonda, viene anche chiesto un minuto di silenzio.
Per i napoletani un vero shock, impensabile alterare la tradizione della pizza patrimonio dell’Unesco, molti invitano Cracco a scendere dalle stelle e immergersi nei vicoli di Napoli per assaporare la vera pizza margherita intrisa di profumi, sapori, tradizioni e a un costo accessibile a chiunque.
Il costo il secondo motivo di polemica, da sempre si considera la pizza un piatto per tutti, chiunque può permettersi una pizza, a Napoli i costi sono veramente alla portata di tutti, a Milano sicuramente sono più elevati ma non 16 euro, per tanti anche questo aspetto è rilevante nel stroncare la proposta dello chef che doveva semplicemente evitare di inserire nel menu questa portata.
Costosa o alternativa sicuramente sentiremo ancora parlare della pizza margherita di Cracco.
Source: www.ifood.it