ROMA (ITALPRESS) – A luglio, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 2,6 miliardi rispetto alla fine del mese precedente, risultando pari a 2.770,5 miliardi. L’avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (10,0 miliardi) è stato più che compensato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (10,1 miliardi, a 96,3) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,5 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 3,2 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,6 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto stabile. Alla fine di luglio la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 26,1% (0,3 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è diminuita leggermente, risultando pari a 7,6 anni.
A luglio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 58,7 miliardi, in aumento (21,2%; 10,2 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2021. Nei primi sette mesi del 2022 le entrate tributarie sono state pari a 276,7 miliardi, in aumento del 13,8% (33,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
(ITALPRESS).
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