PALERMO (ITALPRESS) – Gli ultimi dati sull’andamento dei flussi turistici in Sicilia parlano di numeri incrementati del 40-45% nel 2021 rispetto al 2020, l’anno della pandemia, con una ripresa più sostenuta per la componente straniera, che nel 2020 si era ridotta sensibilmente. I pernottamenti del 2021 sono stati inferiori di oltre un terzo a quelli registrati nella media del triennio pre-pandemia. Nel 2022, invece, i flussi turistici di visitatori stranieri hanno superato di gran lunga quelli registrati nel periodo pandemico, raggiungendo gli stessi livelli conseguiti nel 2019, ultimo anno prepandemico. Ciò che però preoccupa attualmente l’intero settore, sono gli aumenti indotti dall’inflazione ed i costi che rischiano di erodere i margini delle aziende che operano in tale ambito. Da questi dati è nata l’approfondita analisi condotta nel corso dell’incontro “Turismo. Dalla crisi alle opportunità”, organizzato oggi a Palazzo Petyx a Palermo dalla Banca Popolare Sant’Angelo e dalla Fondazione Curella, durante il quale sono state tracciate le prospettive del settore che, pur alle prese con due diverse crisi consecutive, risulta in forte ripresa.
Per la Sicilia, il valore aggiunto generato dal turismo nel 2021 è stato di quattro miliardi e mezzo di euro, l’11 per cento in meno rispetto al 2019. Buone invece le previsioni per l’anno in chiusura: nel 2022, infatti, l’isola potrebbe sfiorare i 14 milioni di presenze, ben il 92 per cento del dato record di oltre 15 milioni di visitatori raggiunto nel 2019. Il settore alberghiero e quello della ristorazione puntano a realizzare un fatturato di oltre quattro miliardi di euro, il 99 per cento rispetto al 2019, mentre il valore aggiunto del settore turistico sfiorerebbe i cinque miliardi, il 95 per cento rispetto al periodo pre-Covid. Un settore dinamico e in netta ripresa che Banca e Fondazione sostengono con consulenze, servizi bancari e finanziamenti, ma anche con la sponsorizzazione e la promozione di importanti iniziative socio-culturali (come il Festival del Cinema di Agrigento e l’Efebo d’Oro) che rappresentano uno degli attrattori del settore. “La Banca Popolare Sant’Angelo è sempre stata in prima fila nel sostegno alle imprese del territorio”, spiega Ines Curella, Amministratore Delegato dell’Istituto “e anche nel caso del turismo daremo il nostro costruttivo contributo, in un momento di rilancio così importante per affronatre la complessa congiuntura economica internazionale”. “L’impegno della Banca e della Fondazione”, riprende Carmelo Piscopo, Direttore Centrale dell’Istituto e alla guida della Fondazione Curella, “si concretizza nel sostegno alle imprese sia per le spese correnti che per gli investimenti, specialmente se orientati al miglioramento dell’efficienza energetica, alla riduzione delle emissioni di CO2 e a criteri generali di sostenibilità. Anche il sostegno di iniziative culturali supporta la crescita del settore e promuove il nostro territorio”.
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