L’aiuto di cui ha bisogno l’umanità nasce in ogni bambino, perché sono e saranno loro a scrivere il futuro. Non possiamo trattare i bambini come persone di seconda categoria, perché nel modo in cui li trattiamo si racchiude la formazione della loro personalità.
Bisogna prendersi cura dell’infanzia e di ogni bambino che la attraversa, sapendo che ognuno di loro è un pezzettino di umanità. In ogni bambino nasce la bontà, l’allegria, la compassione, l’empatia, ma anche l’odio, il rancore, la vendetta, e per questo abbiamo l’obbligo di sapere quali elementi potenziare affinché si preservino intatti fino all’età adulta.
L’infanzia dev’essere un epoca sacra. È importante considerare la possibilità di modificare il modo in cui si educano i bambini, poiché durante i loro primi anni di vita esercitiamo una grande influenza per quanto riguarda la formazione del loro carattere.
Noi adulti spesso educhiamo i bambini senza comprenderli. Ricorriamo costantemente al “sono cose da bambini” per tutto quello che fanno e non siamo in grado di capirli. In questo senso, dobbiamo identificare e rispettare i sentimenti e le emozioni dei più piccoli per comprendere ciò che sta accadendo.
È così che spesso non sappiamo come attirare o mantenere l’attenzione di un bambino perché, ad esempio, non ha ancora sviluppato la corteccia cerebrale per poter registrare una grande quantità di ordini e per eseguirli. Accusiamo e mettiamo in castigo i più piccoli perché disubbidiscono, quando in realtà il vero errore è imporre loro troppi limiti e dar loro troppi ordini.
L’autoregolazione emotiva negli adulti è fondamentale per educare i bambini. Pensate che in base al nostro modo di relazionarci rispetto ai fatti, i bambini impareranno qual è la reazione adatta da mettere in pratica. In questo senso, sarà anche necessario educare noi stessi. L’autoregolazione assicura un equilibrio tra il contenimento e la concessione. In passato avevamo troppi limiti che non ci facevano bene e adesso sembra che nemmeno averne troppi pochi stia dando buoni risultati.
I limiti, almeno la maggior parte di essi, non dovrebbero essere sanzionati né stabiliti sotto l’influenza di un’emozione forte. È molto importante per l’educazione del bambino essere coerenti con le nostre parole, nonostante spesso il nostro stato emotivo ci richieda altro. Emozioni, come la rabbia, non sono buone consigliere quando si tratta di imporre dei limiti o decidere delle sanzioni.
La prima parte dell’infanzia, fino ai tre anni, è la riserva della vita. È in questi anni che si costruisce la base per la depressione, la bipolarità e la psicopatia o, viceversa, che si acquisiscono abilità e forze che ci proteggono da tali disturbi. Potremmo dire che l’infanzia, in questo senso, ha un carattere sacro, ancora di più quando il bambino è molto piccolo.
Molti genitori non prestano sufficienti attenzioni allo sviluppo del bambino fino alla fase dell’adolescenza.
Abbiamo parlato dei genitori che danno molti ordini, di continuo; ebbene, ce ne sono altri che non pongono nessun limite o che non danno nessuna responsabilità ai più piccoli, finché non sono adolescenti. È un paradosso, perché sarà difficile che lo facciano ora, nella fase della ribellione, se non si è iniziato prima questo processo.
Non si devono educare i bambini solo a livello normativo, cognitivo ed intellettuale. Il loro sviluppo emotivo è molto importante. Accompagniamo lo sviluppo dei bambini di oggi: in loro risiede l’umanità, la speranza del domani, la nostra speranza.
Ciò che diamo ai bambini, loro lo daranno alla società
Source: lamenteemeravigliosa.it
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