Nella società occidentale, le avversità sono sottovalutate. Ne abbiamo un concetto troppo limitato e mettiamo in luce solo le situazioni o le persone che ci risultano sfavorevoli od ostili. Tendiamo a non considerare ciò che si trova dietro una circostanza avversa, ovvero la reazione di lotta. È con quella lotta che si crea un auto-apprendimento ricco e profondo.
È bello nuotare in acque tranquille, ma si impara poco stando nel mare calmo. La nostra vita funziona allo stesso modo: finché essa è pacifica, non dovremo fare uso della nostra forza. Una persona che non conosce le avversità non conosce se stessa e non riconosce i suoi limiti. Le avversità sono come un prisma: una volta che vi abbiamo guardato dentro, non vedremo più le cose allo stesso modo.
Le persone possono vivere per anni senza conoscere le loro vere abilità e caratteristiche per diversi motivi: perché hanno evitato le avversità o perché non si sono ancora scontrate con esse. Ogni avversità regala un po’ di auto-conoscenza e, nella maggior parte dei casi, ha in serbo una gradevole sorpresa: non si è consapevoli della propria forza finché essere forti non è l’unica opzione.
“I colpi delle avversità sono molto dolorosi, ma non sono mai sterili”.
(Ernest Renan)
La resilienza è la capacità di un individuo o di un gruppo di persone di riprendersi dalle avversità per proseguire proiettandosi nel futuro. Talvolta le circostanze dure permettono di sviluppare abilità che prima erano solo latenti e che il soggetto non conosceva.
La psicologia positiva riconosce che si tratta di una risposta comune e che è un modo per adattarsi alle avversità. Ci sono diverse circostanze che possono favorire, o meno, lo sviluppo della resilienza nelle persone, come ad esempio l’educazione, le relazioni familiari e il contesto sociale. In concreto, la resilienza è legata all’autostima, dunque è importante lavorare con i bambini sin da piccoli affinché possano sviluppare questa capacità in maniera sana.
Un bambino con una buona autostima si trasformerà in un adulto con una buona resilienza, pertanto sarà pronto a superare gli ostacoli che incontrerà nel corso della vita. È importante guidare efficientemente i bambini durante la loro prima fase di vita, affinché sviluppino un metodo costruttivo per affrontare le difficoltà.
Tendiamo a pensare che la nostra forza di volontà nasca dal nulla, come fosse una fonte inesauribile. Tuttavia, un curioso studio ci svela che, quando abbiamo passato tutto il giorno esercitando l’autocontrollo, di sera siamo più indulgenti. Ciò vuol dire che la forza di volontà è una qualità che dobbiamo imparare a misurare.
A volte è difficile trovare questa forza per andare avanti. Lo stato d’animo, le circostanze a noi estranee e i nostri pensieri possono giocarci brutti scherzi. Per trovare la nostra forza interiore, dobbiamo concentrarci su ciò che ci interessa davvero, evitando le cause perse, quelle per le quali non possiamo fare nulla. Questo è l’atteggiamento che ci permetterà di sfruttare la nostra energia e di lottare per i nostri obiettivi.
In una cultura competitiva come la nostra, molte persone sono mosse da una motivazione estrinseca. Vogliono ostentare i loro traguardi come se fossero medaglie appese al collo per ottenere l’approvazione o l’ammirazione altrui. I comportamenti di questo tipo sono molto pericolosi perché in tal caso si finisce per affidare agli altri il compito di nutrire la nostra forza di proseguire, mentre dovremmo essere noi stessi a farlo.
Quando la forza per continuare è interiore, invece, ci muoviamo per realizzare i nostri sogni, spinti da una motivazione intrinseca che è il motore più potente del comportamento e l’entità più grata che c’è quando riceve energia.
Source: lamenteemeravigliosa.it
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