Tutti pronti ad armarsi di zanzariere, repellenti e lozioni anti-prurito. È iniziato il periodo delle zanzare. In particolare, è cominciata la stagione della terribile zanzara tigre, la stessa che proprio lo scorso anno ha causato focolai di Chikungunya nel Lazio e in Calabria.
“Questo è il periodo in cui le uova delle zanzare deposte a ottobre o novembre dello scorso anno iniziano a schiudersi”, riferisce Alessandra della Torre, docente associato di parassitologia dell’Università La Sapienza di Roma. “Anche se l’emergenza Chikungunya dello scorso anno è passata – ha aggiunto l’esperta – non possiamo escludere che possa succedere di nuovo”.
Di certo c’è che questo meteo pazzo potrebbe favorire le zanzare tigre, specialmente se sarà seguito da un rialzo delle temperature. “Le piogge di questi giorni, intervallate dal caldo, favoriscono la schiusa delle uova”, ha sottolineato l’esperta. Due infatti sono le condizioni ideali per la zanzara Anopheles: l’acqua e il caldo.
“Le uova della zanzara tigre – spiega della Torre – si trovano nelle pareti delle caditoie stradali o di contenitori d’acqua comunemente presenti nell’ambiente. Con le piogge il livello dell’acqua si innalza, le uova vengono sommerse e liberano larve il cui sviluppo è favorito dalle alte temperature”.
Ecco perché quello che possono fare i cittadini potrebbe essere più efficace di quello che possono fare le disinfestazioni pubbliche. In primis, facendo attenzione alla pulizia dei giardini e dei terrazzi. “Le uova della zanzara tigre – sottolinea della Torre – si trovano dove c’è acqua stagnante, come ad esempio nei sottovasi. Bisogna assicurarsi di svuotarli ogni 4-5 giorni per rimuovere anche le larve”. A livello pubblico è importante la pulizia degli spazi dove si accumula l’acqua ed il trattamento dei tombini.
“Per questi esistono insetticidi biologici efficaci, e a bassissimo impatto ambientale, che andrebbero utilizzati ogni 2-3 settimane”, ha detto l’esperta. “I privati spesso si avvalgono di disinfestazioni che prevedono il rilascio di insetticidi in aria, una pratica però a forte impatto ambientale e con un efficacia a breve termine, che andrebbe scoraggiata a favore della lotta anti-larvale i cui effetti sono più duraturi”, aggiunge. Infine, l’esperta raccomanda qualche semplice consiglio per proteggere se’ stessi e i bambini. “La zanzara tigre tende a pungere all’esterno e di giorno. Quello che possiamo fare – ha detto della Torre – è coprirsi quanto possibile con i vestiti e utilizzare repellenti cutanei. Ma attenzione: queste lozioni si diluiscono con il sudore e poi non fanno più effetto. Bisogna quindi ricordarsi di rimetterle più volte”.
Source: www.agi.it