Il ministro della Salute Giulia Grillo è incinta. E fa sapere – in conferenza stampa a Roma – che vaccinerà suo figlio. «La gran parte dei cittadini ha dubbi legittimi che non sono stati sciolti dalle istituzioni sui tempi di somministrazione dei vaccini, sul loro numero. Sono dubbi di chi si preoccupa del proprio bambino. Queste situazioni si risolvono solo con informazioni e con servizi vaccinali non ridotti allo stremo», ha dichiarato il ministro. «Purtroppo nella sanità si è investito sempre meno e questa situazione si risolverà facilmente cambiando rotta. Le posizioni più estreme riguardano una piccolissima fetta di popolazione e lo dimostra il tasso di adesione alle vaccinazioni».
Grillo interviene dopo la decisione di ripresentare l’autocertificazione per l’iscrizione a scuola. I genitori degli alunni potranno fare un’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni e non più, come è invece previsto dalla legge attualmente in vigore, la certificazione di avvenuta vaccinazione da parte della Asl, la cui scadenza di presentazione era prevista per il 10 luglio 2018. «Io in cima alle battaglie no vaccini? Non sono sto in cima a niente. Ci sono delle legittime preoccupazioni dei cittadini che devono avere risposte», ha chiarito la titolare del dicastero sulla Salute. «Con questa circolare – ha aggiunto – abbiamo chiarito che anche quest’anno la mancata presentazione della documentazione non comporta la decadenza» del diritto a frequentare la scuola. «La maggioranza sta lavorando a una proposta di legge e per questa ci vuole tempo, in modo da fare le cose bene. In pochi giorni questo è quello che si è potuto fare».
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