Un neo assunto Apple si siede per la prima volta alla scrivania. Sulla trentina, castano, riccioluto, short e camicia a quadrettoni. Dietro di lui una lunga schiera di server e nessuna presenza umana intorno. “Sappiamo che non è il massimo, ma è la sua postazione temporanea” gli dice la ragazza che lo introduce al suo nuovo lavoro. Si siede, sistema una pianta di fronte a lui e cerca una presa per caricare il suo Mac. Ne stacca una che collega chissà cosa per farsi spazio e in un attimo si spengono tutti i server di Apple. Spariscono tutte le app di tutti i dispositivi iOS nel mondo. Crashano tutti gli iPhone e gli iPad lasciando gli utenti Apple nel panico. Il traffico va in tilt, nessuno sa riconoscere più le strade. Le palestre si bloccano, nessuno sa più allenarsi senza una app a dettargli i tempi. I bambini piangono perché il loro gioco preferito su iPad non è più disponibile. Gli incidenti per strada non si contano più e il mondo piomba in un distopico periodo ‘pre app’ dove le aziende campioni della digital economy mondiale sono ridotte a baracchini da bazar che assomigliano alle strade di Blade Runner. “Siamo felici che quello che abbiamo visto in questo video non potrebbe mai accadere”, commenta Tim Cook, amministratore delegato di Apple salendo sul palco del Worldwide Developer Conference di San Jose, la conferenza annuale che Apple dedica agli sviluppatori di app per iOS. “Ed è per questo che dovete continuare a fare app. Il mondo dipende da voi”. Un inizio ad effetto, che ha forzato un po’ lo stile Apple, che esagerazioni a parte racconta tanto di quanto le app siano diventate indispensabili alla nostra vita. “In questi anni di Worldwide Developers Conference Apple è cambiata tantissimo, quello che non è cambiato è il nostro impegno per la nostra comunità globale di sviluppatori”. Tim Cook comincia così il suo keynote per l’annuale conferenza per gli sviluppatori di Apple, promettendo sei grandi novità e che quella del 2017 sarà la conferenza “migliore e più grande di sempre”. Dal 2008 ad oggi, da quando cioè è stato lanciato Apple Store, ad oggi, il numero di sviluppatori che caricano le loro app sugli store di Cupertino è salito a 16 milioni in 75 nazioni nel mondo. Cook nel suo discorso introduttivo anticipa sei novità principali durante la conferenza. Una per ciascuno dei prodotti principali del core business di Apple.
La prima riguarda Apple Tv: “Oggi abbiamo 50 partner di Apple Tv, ma oggi annunciamo che Amazon sta per attivare il suo Amazon Prime su tvOs, e porterà centinaia di contenuti originali e serie tv originali”.
“Apple Watch è fatto per aiutarvi ad avere una vita migliore, più attenta alla salute. Sappiamo che chi lo usa è assolutamente entusiasta delle informazioni sulla propria forma fisica e i propri allenamenti”, ha detto Cook. “Oggi Apple Watch è il più venduto smartwatch al mondo, proprio per le sue caratteristiche che lo rendono indispensabile per il fitness”. Ma la novità principale riguarda Siri, l’assistente vocale di Apple, che è stato integrato nell’Apple Watch al punto da darle la schermata principale. “Siri ci aiuterà a ricordarci le cose da fare, gli appuntamenti, quando tramonta il sole” ha detto dallo stage Kevin Lynch, capo della tecnologia di Apple. Lo smartwatch però è usato soprattutto per l’attività fisica. E Apple ha annunciato una serie di accordi con i principali costruttori di attrezzi (tra cui l’italiana Technogym) da palestra per integrare i dati dello smartwatch con quelli delle macchine stesse, in maniera tale da avere dati completi su una intera sessione di allenamento anche se include corsa libera, una serie con attrezzi o nuoto.
Il nuovo sistema operativo di Apple si chiamerà MacOs High Sierra, e presenterà diverse novità. “Safari diventerà il browser più veloce al mondo” promette Tim Cook che annuncia che il nuovo browser di casa Apple avrà una modalità chiamata Intelligent Tracking Prevention che grazie all’uso del machine learning impedirà ai banner di monitorare e influenzare la nostra esperienza di navigazione sul web. Nel nuovo browser inoltre sarà presente un sistema che impedirà l’avvio automatico dei video quando navighiamo le pagine (Autoplay blocking). Ma di quelle annunciate da Craig Federighi, presidente del dipartimento software di Cupertino, probabilmente la novità principale è la il nuovo Apple File System, nuovi file di sistema che sostituiranno gli Hfs (usati negli ultimi 30 anni) e che avranno crittografia nativa, protezione dai crash di sistema, daranno la possibilità di doppiare immediatamente i file in diverse cartelle (anche quelli particolarmente pesanti) e in generale un sistema operativo più veloce. Sotto questo aspetto i Mac avranno quindi assomiglieranno di più agli iPhone e agli iPad, che già usano L’Apple File System. Novità anche per i software, con nuove modalità di modifica delle foto e programmi per simulare la realtà virtuale.
Tra i prodotti annunciati alla Worldwide Developer Conference la grande attesa era per il nuovo iMac, il computer fisso di Apple. Il design è molto simile a quello attuale degli iMac, ma quello che cambia radicalmente sono le caratteristiche hardware interne. A cominciare dai processori, che potranno arrivare a Xeon 18.core e una elaborazione grafica fino a 22 teraflops (il numero di operazioni eseguite in un secondo dall’unità centrale del computer). Prestazioni senza precedenti per i computer fissi, con una grafica migliorata e un’elaborazione delle immagini più veloce dell’80%. iMac è progettato per i lavori professionali più complessi. Quelli di grafica e di elaborazione 3D delle immagini. Largo spazio durante la presentazione infatti è stato dato alle simulazioni di realtà virtuale e aumentata, che sembrano trovare nell’iMac e nella sua nuova scheda grafica prestazioni eccellenti.
Quello che più colpisce nella presentazione del nuovo sistema operativo dei dispositivi Apple è che per parlarne Craig Federighi parte da uno degli strumenti più vecchi dei cellulari: i messaggi. Dati spesso per spacciati, sono loro ad integrare alcune delle le novità più importanti di iOS 11. A cominciare dalla possibilità di pagare attraverso sms, inviare piccole e grandi somme di denaro tramite messaggi con il supporto di Apple Pay (da poco arrivato in Italia e che entro fine del 2017 sarà usato dal 50% dei negozianti americani). “Una delle funzioni principali è la possibilità di cancellare contemporaneamente e su tutti i device i messaggi ricevuti e inviati” ha detto Federighi sul palco di San Jose. “Abbiamo potenziato Siri, che adesso comprende i nostri interessi, riconosce la nostra voce, ma soprattutto è in grado di capire cosa potresti volere dopo”. L’assistente vocale di Apple avrà una nuova voce, “più fluida e umana sia in quella maschile che femminile e darà la possibilità di richiedere traduzioni istantanee in cinese, francese, tedesco e italiano nella sua prima versione. Migliorata anche la parte software che riguarda la videocamera degli iPhone, che avranno la possibilità di prendere delle foto dai frame dei video. E una nuova libreria fotografica in grado di riconoscere le persone dei nostri scatti e catalogarle per tag.
“L’iPad ha cambiato completamente il nostro modo di creare, leggere, imparare e lavorare nel mondo. Noi stiamo spingendo tantissimo per migliorarlo, e in questo anno abbiamo fatto molto di più”. Tim Cook annuncia anche il nuovo iPad che sarà 10,5 pollici senza essere più grande di quello da 9,7 attualmente in commercio grazie alla riduzione dei bordi. “La prima novità per chi lo userà è che la tastiera è molto più comoda” ha detto Cook. Ma le novità principali riguardano la funzionalità dell’iPad, molto più simile di prima ad un piccolo portatile con la possibilità di avere un ‘dock’, ovvero la barra dove vengono raggruppate le app più usate, e quella di usare più app contemporaneamente dividendo lo schermo in aree dedicate a ciascuna. Tanto spazio dedicato anche alla nuova Apple Pencil, la penna per scrivere, disegnare, prendere appunti direttamente sul device. “Molto più veloce e scorrevole” assicurano da Cupertino. Con un novo sistema per scannerizzare i documenti via foto, perfettamente leggibili come fogli di carta, utilizzabili e condivisibili al momento. L’usabilità dell’iPad risulta dai demo mostrati a San Jose molto migliorata, e fa un buon passo verso un più completo utilizzo del device anche per scrivere, disegnare e prendere note di lavoro. Interessante anche l’introduzione dell’intelligenza artificiale che riconosce la nostra scrittura, la decodifica e inserisce nella ricerca file al primo posto i testi dove abbiamo scritto la parola che vogliamo cercare.
“La musica è sempre stata il cuore delle nostre innovazioni. Lo abbiamo fatto con l’iPod che ha portato nelle nostre tasche milioni di canzoni e artisti. Oggi annunciamo la nascita di homePod” ha detto Cook dal palco di San Jose per la Worldwide Developer Conference. La presentazione la lascia a Phil Shiller, vice presidente del marketing di Apple, che comincia il suo speech sicuro: “Per noi è un momento eccitante: stiamo per reinventare il modo in cui ascoltiamo musica a casa”. Il cambiamento voluto da Apple dovrebbe arrivare da quello che sembra fin troppo semplice definire una cassa. HomePod è un sistema integrato di casse che permette di riempire lo spazio della casa con il suono. Il design è curato nel dettaglio: si tratta di un oggetto di 20 cm circa completate rotondo e circondato dalle casse. 7 woofer permettono al suono di espandersi negli ambienti e a chi lo utilizza di decidere come indirizzare il suono. Se verso se stessi o verso tutto l’ambiente circostante. Altra novità importante è Siri, presente negli homePod, a cui si potranno chiedere di suonare le playlist preferite, un singolo artista, ma anche la possibilità di chiedere canzoni specifiche andate di moda negli anni passati. Siri avrà la possibilità di comprendere i nostri gusti tramite l’intelligenza artificiale, suggerirci nuovi artisti da ascoltare o essere aggiornata sulle novità musicali del momento. Oggi su Apple Store ci sono circa 40milioni di canzoni di 2 milioni di artisti. Il prezzo delle homePod è fissato a 349 dollari e entro l’anno sarà commercializzato in Usa, Uk e Australia.
Source: www.agi.it
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