Amministrative, in Sicilia 42 Comuni al voto

PALERMO (ITALPRESS) – La Sicilia al voto. A sette giorni esatti del primo turno delle amministrative svoltesi nel resto d’Italia, gli elettori di 42 comuni siciliani sono chiamati domani e lunedì a rinnovare gli organi amministrativi. In tutto una tornata che riguarderà 568.357 cittadini. In 29 centri si voterà con il sistema maggioritario, in 13 con quello proporzionale. Oltre ai 42 sindaci si dovranno eleggere ben 606 consiglieri. Sfide importanti sì anche se nessun capoluogo di provincia andrà all’appuntamento con il voto. Tra i Comuni più grandi e dove l’esito delle urne acquista una certa valenza politica vanno considerati Caltagirone, Adrano e Giarre in provincia di Catania. In provincia di Agrigento si rinnoveranno le amministrazioni di Canicattì, Favara e Porto Empedocle. Nel Nisseno la sfida più importante sarà quella di San Cataldo. Attesa pure per i risultati che emergeranno a Vittoria nel Ragusano, a Lentini, Noto, Pachino e Rosolini nel Siracusano e ad Alcamo nel Trapanese. L’esito del voto potrebbe risultare un test per le alleanze che verranno sperimentate in vista del voto regionale del prossimo anno.
A Vittoria, dopo un commissariamento lungo 3 anni (il Comune era stato sciolto per mafia nel 2018), si torna a votare. Sono 4 i candidati alla guida della città; Francesco Aiello per il Pd, Salvo Sallemi portabandiera del centrodestra, il grillino Pietro Gurrieri e il civico Salvatore Di Falco. Quattro candidati pure ad Alcamo, nel Trapanese: Alessandro Fundarò sostenuto da Fratelli d’Italia, Giusy Bosco da Pd e Udc, l’uscente pentastellato Domenico Surdi e Massimo Cassarà appoggiato da tutto il centrodestra. Avrà un peso regionale il voto a Caltagirone: a sfidarsi Sergio Gruttadauria espressione del centrodestra, Fabio Roccuzzo sul quale nome convergono le forze di centrosinistra e il Movimento cinque stelle, Roberto Gravina uomo legato a Cateno De Luca, e la civica Giuseppa Aliotta (detta zia Peppina). Restando nel Catanese ad Adrano ci proveranno in cinque a conquistare il municipio: i civici Gaetano Birtolo, Fabio Mancuso e Agostino Perni, Vincenzo Calambrogio sostenuto dall’alleanza Pd- Cinque stelle e Carmelo Pellegriti rappresentante del centrodestra. Cinque candidati pure a Giarre: Leo Cantarella, Leo Patanè, Patrizia Lionti, Elia Torrisi e Angelo D’Anna. Nell’Agrigentino si vota a Canicattì, dove si consumerà una sfida a 4: l’uscente Ettore Di Ventura che potrà contare sull’appoggio del centrodestra, l’ex sindaco Vincenzo Corbo che avrà dalla sua parte due liste civiche, il giornalista Cesare Sciabarra che potrà contare sui voti di Fratelli d’Italia ed infine il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Fabio Falcone. Favara e Porto Empedocle accomunate dal fatto che in entrambi i comuni negli ultimi cinque anni ha governato il Movimento cinque stelle. Nel primo comune si presenteranno al giudizio degli elettori l’ex deputato Giuseppe Infurna, espressione di mezzo centrodestra (Forza Italia e Lega in primis), Salvatore Montaperto (Diventerà Bellissima, Udc e Fratelli d’Italia) e Antonio Palumbo “testimonial” dell’alleanza Pd-Cinque stelle. A Porto Empedocle i candidati sono invece 5: Ida Carmina per il Movimento cinque stelle, i civici Gianni Hamel e Salvo Iacono, Rino Lattuca per il centrodestra e Calogero Martello che può contare anche del sostegno di Forza Italia. Nel Siracusano a Lentini i candidati alla poltrona di primo cittadino sono 6: Saverio Bosco, Stefano Battiato, Francesca Reale, Rosario Lo Faro, Maria Adagio e Laura Vacirca. A Noto la sfida è ristretta a 2 candidati: da un alto Corrado Figura e dall’altro Aldo Tiralongo. Mentre a Rosolini a contendersi la guida della cittadina sono 5: Tino Di Rosolini, Francesco Di Tommasi, Giuseppe Incatasciato, Giovanni Spadola e Corrado Vaccaro. Infine nel Nisseno, occhi puntati su San Cataldo, dove in corsa ci saranno addirittura 7 candidati: Giuseppe Scarantino, Luigi Cuba, Claudio Vassallo, Gioacchino Comparato, Michele Maria Intilla, Valerio Ferrara, Giampiero Modaffari.
Per quanto riguarda i centri più piccoli si vota pure nei paesi agrigentini di Montallegro, Montevago e San Biagio Platani; Vallelunga Pratameno nel Nisseno; Grammichele e Ramacca in provincia di Catania; Calascibetta nell’Ennese. A Messina seggi aperti ad Antillo, Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Mistretta, Patti, Rodì Milici, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Terme Vigliatore, Torregrotta. Nel Palermitano cittadini al voto ad Alia, Montelepre, San Cipirello e Terrasini. Ed ancora Ferla, Pachino e Sortino in provincia di Siracusa e Calatafimi-Segesta nel Trapanese. I seggi saranno aperti domani dalle 7 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 14. Per gli eventuali ballottaggi si tornerà alle urne domenica 24 e lunedì 25 ottobre.
(ITALPRESS).

Redazione

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