Diversificazione prima di tutto. È questo il motto di tante aziende che operano sul mercato, in un contesto in cui la competizione è sempre più serrata e il rischio d’impresa diventa via via più grande man mano che il mercato stesso evolve e si trasforma. Non esiste tuttavia solamente la diversificazione come strategia che spinge le aziende ad offrire una sempre maggiore varietà di prodotti: la sfida per aumentare le quote di mercato in settori diversi è aperta, e così pare aver deciso di fare anche Amazon, il colosso dell’e-commerce fresco di recenti acquisizioni come la catena di supermercati Whole Foods e del lancio di nuovi servizi come Amazon Wardrobe.
Così, Jeff Bezos ha deciso di tentare anche la strada del vino, proponendo ai propri clienti un prodotto “dalla filiera corta” nel perfetto rispetto della filosofia “dal produttore al consumatore”.
Non si tratta di vino scadente, affatto: la King Estate Winery (Oregon, USA) offre tramite (e con) Amazon tre diverse soluzioni, composte da un pinot grigio, un pinot nero e un rosee, tutte vendute con l’etichetta “Next”. In poche parole si tratta del “primo vino mai sviluppato dalla sua concezione alla vendita attraverso Amazon Wine”. Il prezzo? Piuttosto alto, a dimostrazione del fatto che si intende proporre un prodotto di qualità e non un qualcosa di scadente o low-cost. I prezzi vanno infatti dai 20 dollari del pinot grigio fino ai 40 dollari del pinot nero.
Source: www.hdblog.it