L’anatomia della depressione è diversa, unica ed esclusiva per ogni persona. Nonostante ciò, nel bel mezzo di questi terribili e oscuri labirinti privati, c’è un elemento che coincide: i sintomi di questa malattia sono devastanti la mattina, quando inizia la giornata e la persona affetta da depressione si sente senza forze, senza voglie, senza vita…
Le persone che soffrono di questo disturbo, in una qualsiasi delle sue varianti (depressione seria, disordine distimico, associata al dolore…), sono tutte d’accordo riguardo ad un’idea molto diffusa. Vorrebbero tutte soffrire di una qualsiasi altra malattia nella quale i sintomi siano più visibili, persino fisicamente… Almeno, la sofferenza sarebbe più evidente e riceverebbero un po’ più di comprensione dagli altri e di solidarietà negli sguardi altrui.
“Più è grande la ferita, più è privato il dolore”
-Isabel Allende-
Dire, per esempio, una frase semplice come “sono incapace di alzarmi dal letto la mattina” può essere un chiaro indizio per lo psicologo o il medico di base di ciò che sta affrontando la persona. Nonostante ciò, agli occhi dei colleghi di lavoro, degli amici o persino della famiglia, una frase simile può essere interpretata come mancanza di voglia di fare, pigrizia o persino come una scusa per non assumersi le proprie responsabilità personali e lavorative.
Non è facile. La depressione è molto simile all’impatto che avrebbe un ciclone: distrugge e modifica qualsiasi cosa. Gran parte dei processi che accadono nel nostro organismo vengono rallentati, cambiano il metabolismo, la percezione della realtà e quella neurochimica che scatena la cosiddetta “variazione dell’umore diurna”.
Ve ne parliamo nel nostro articolo di oggi.
Antonella ha 46 anni e, in questo momento, sta soffrendo di una nuova ricaduta, anche se due anni fa era riuscita a superare la sua depressione con successo grazie ai farmaci e alla psicoterapia. Lei stessa è stata in grado di identificare il ritorno di questa orribile ombra che grava sulla sua vita grazie ad un elemento preciso: le era sempre più difficile alzarsi la mattina, ogni giorno il suo stato d’animo intraprendeva la strada dell’apatia e della negatività fino a che, alla fine, lo ha capito: la depressione era tornata.
Quella nemica conosciuta ha una presenza molto più intensa durante le prime ore della giornata in seguito ad una serie di processi e circostanze molto precisi. Vediamo quali sono:
-La variazione di umore diurna è caratterizzata da un risveglio carico di sentimenti negativi, abbattimento e una grande stanchezza fisica che, in generale, migliorano leggermente con il trascorrere delle ore.
-Come ci spiegano diversi studi, la maggior parte delle persone affette da depressione ha un ritmo circadiano alterato. Il corpo rilascia una quantità insufficiente di diversi ormoni come la melatonina e il cortisolo, oppure lo fa nel momento sbagliato. Ciò fa sì che la persona affetta da depressione soffra di insonnia o persino che soffra di sonnolenza durante la giornata.
-La alterazione dei ritmi circadiani nelle persone depresse può essere la causa di una maggiore sensazione di freddo la mattina, di bassi o inesistenti livelli di energia o persino dell’incapacità di reagire di fronte a certi stimoli a causa di un basso livello di attenzione.
A tutto ciò dobbiamo anche aggiungere un’altra sensazione ancora più devastante, ovvero la chiara sensazione di non riuscire ad affrontare la giornata che è appena iniziata. Questa vulnerabilità e la sicurezza di non essere in grado di gestire le proprie responsabilità aumentano ancora di più la sensazione di perdere completamente il controllo sulla propria vita.
Torniamo per un attimo alla nostra protagonista Antonella, questa donna che, al momento, deve fare i conti un nuovo ciclo depressivo che non aveva previsto e che non si aspettava di dover affrontare di nuovo. Anche se la depressione è una sua vecchia conoscente, Antonella si reca subito da uno specialista, prima di tutto, per farsi prescrivere il farmaco più adatto al suo caso specifico.
“Non conosciamo mai la nostra altezza. Finché non siamo chiamati ad alzarci”
-Emily Dickinson-
Un aspetto che dobbiamo ricordare in modo chiaro è che le persone che presentano sintomi più intensi nelle prime ore della giornata, hanno bisogno di un trattamento che le aiuti a regolare certi neurotrasmettitori che alterano il loro ritmo circadiano. Oltre alla cura farmacologica, Antonella ha adottato una serie di abitudini quotidiane che le permetteranno di affrontare molto meglio la sua malattia.
Ecco quali sono.
Prima di tutto, conviene sempre ricordare che sia la terapia interpersonale sia la terapia cognitivo-comportamentale possono essere molto utili per combattere questo disturbo al quale nessuno è immune.
La nostra protagonista decide, prima di tutto, di andare dal medico di famiglia per ottenere una diagnosi. Sa bene che problemi molto specifici, come una disfunzione della tiroide, bassi livelli di vitamina B12 o persino difficoltà epatiche possono provocare o peggiorare quella mancanza mattutina di buonumore e di energia.
-A questo punto, Antonella stabilisce una routine e inizia la sua giornata con un po’ di stretching mattutino. Appena alzata dal letto, nella propria camera, fa 10 minuti di yoga leggero. Dopodiché, costringe se stessa a fare una doccia e a vestirsi.
-Il prossimo passo è tanto semplice e terapeutico: Antonella ha qualcuno che chiama tutte le mattine per telefono perché le faccia forza e la riempia di voglia e di energia. Nel suo caso, si tratta di sua madre. Tutti noi possiamo contare su un amico che è sempre pronto a sostenerci, un fratello o una persona cara in grado di aiutarci e di motivarci.
-Arrivati a questo punto, Antonella fa colazione con calma e senza fretta. Non ne ha quasi mai voglia, ma costringe se stessa a mangiare qualcosa perché sa che il cervello ha bisogno di quella carica di energia mattutina per funzionare meglio.
-Infine, ma non meno importante, dedica un po’ di tempo alla meditazione. Bastano 15 o 20 minuti. Si tratta di un momento incredibile di connessione con se stessi grazie al quale riuscire a gestire meglio i propri pensieri e le proprie emozioni negative. In questo modo, la nostra protagonista ottiene un po’ più di calma interna, di pace e di motivazione per affrontare poco alla volta le sfide della sua giornata.
Siamo sicuri che questi semplici consigli saranno molto utili anche a voi.
Source: lamenteemeravigliosa.it