Una scelta difficile e controversa. Ma Massimiliano Allegri l’ha confermata in conferenza stampa, a Oporto, dopo che la voce era già circolata in giornata e dopo che lo stesso Bonucci aveva seguito l’allenamento di rifinitura della squadra seduto in disparte, in panchina.
“Bonucci andrà in tribuna” ha detto Allegri. “Non significa che la situazione si sia ingigantita – ha poi spiegato l’allenatore – ma era giusto che prendessi questa decisione per rispetto della squadra, dei tifosi e della società. Ho deciso e ne ho parlato con i dirigenti: penso di avere la possibilità di decidere in questi casi… Comunque, il caso è chiuso”.
Ma è davvero così? Perché la punizione – in risposta alla lite dopo Juve-Palermo, con il difensore di corsa negli spogliatoi senza salutare la curva e scambiando insulti con il tecnico forse per un’incomprensione sui cambi – è controversa, anche se su web la maggioranza dei tifosi mostra di condividere la linea dura, qualcosa che contribuisce a consolidare l’idea di una Juventus fedele alla propria immagine di club serio, con un codice comportamentale riconosciuto. Tra l’altro hanno pesato anche precedenti episodi sgraditi, come la reazione di Dybala sempre contro Allegri.
Il punto è: di chi è stata la decisione di escludere Bonucci dalla gara di domani sera?
Allegri in conferenza è stato esplicito. “Scelta mia. Leo ha capito, da ragazzo intelligente e da giocatore quale è. Questo sarà importante anche per il suo futuro. Io stesso però, visto che ho avuto una reazione che non fa parte del mio modo di essere, ho concordato con la società che farò una donazione in beneficienza”. Colpa di un vaffa visto anche dalle telecamere.
La punizione affibbiata a Bonucci – sussurra qualcuno – sarebbe però stata imposta dalla società prima che dall’allenatore, che poi ha saputo condividere la decisione e gestirla al meglio al vicenda in conferenza. Per Bonucci si era parlato di una “autotassazione” che a quanto pare non è stata sufficiente a far rientrare il giocatore nei ranghi. Forse aveva bisogno di un’ulteriore riflessione.
In ogni caso sarà una storia esemplare, che può rafforzare l’immagine della Juventus sul piano etico, salvaguardare quella di Allegri nei confronti della squadra, consolidando la motivazione di Bonucci alla prossima sfida, imparata la lezione. Tutto bene, a patto che domani la squadra non abbia problemi in fase difensiva. Il tecnico rivale Espirito Santo non si è trattenuto: “Bonucci fuori? Meglio per noi”.
Source: corriere quotidiano.it – sport