All’acquario di Genova il polpo gigante e il polpo robot
Da un lato il polpo gigante del Pacifico, un giovane esemplare del peso di circa 7,5 kg, con tentacoli di 70 cm che possono raggiungere anche i 4,5 metri, dall’altra la trasposizione scientifica della natura, con l’esposizione di un braccio di polpo robotico, messo a punto da Iit.
È un’installazione affascinante la vasca che è stata presentata all’acquario di Genova, dedicata alle Coste del Nord Pacifico perché, oltre a mostrare diverse specie di invertebrati, che convivono con il polpo gigante, testimonia anche la neonata collaborazione tra Costa Edutainment e IIT-Istituto Italiano di Tecnologia e che ha l’obiettivo di realizzare progetti di ricerca e divulgazione sui temi della biomimetica, sia per promuovere la conoscenza e le pratiche della tutela nell’ambiente naturale, sia per prendere come modello le specie marine nello sviluppo di nuove tecnologie e nuovi robot. “Il nostro obiettivo è quello di rappresentare un ambiente nella sua completezza – spiega Laura Castellano curatore mediterraneo e acque fredde acquario di Genova – e questo prevede uno studio importante perché devi sapere tutto degli animali che vai ad ospitare per riprodurre il più possibile i loro bisogni. I polpi sono animali affascinanti, le ventose possono, selettivamente, fare tante cose e le braccia hanno terminazioni nervose per fare funzioni diverse. Ci sono due braccia che determinano la locomozione e il movimento mentre le altre servono per manipolare ed esplorare l’ambiente. Spiega Elisabetta Mazzolai coordinatrice centro microbiorobotica Iit Pontedera: “Si può adattare a ciascun ambiente non strutturato, per recuperare oggetti anche in ambienti angusti. La cosa vantaggiosa dello studio che abbiamo fatto sul braccio del polpo è la scalabilità, ovvero la la possibilità di realizzare sia modelli grandi che più piccoli con le ventose che continuano a lavorare nello stesso modo”
Fonte: La Repubblica – link Video Youtube