Ci riesce Alberto Contri – copywriter, direttore creativo, managing director e presidente di Pubblicità Progresso – nel volume “McLuhan non abita piu’ qui?”, edito da Bollati Boringhieri, presentato oggi a Milano. Grazie alla cultura di comunicazione acquisita con un’esperienza pluridecennale, Contri si e’ addestrato nell’arte di cogliere subito i segnali deboli prima che raggiungano il frastuono e ha saputo governare l’innovazione nel transito da un’era all’altra. Le sue focali di pubblicitario, manager e docente si concentrano sui new media per aggiornare la massima di Marshall McLuhan “Il medium e’ il messaggio”, formulata mezzo secolo fa, nel periodo aureo della comunicazione “da uno a tutti”. Adesso, quando a trionfare sono interattività e viralità, il vettore va “da tutti a tutti”, e “la gente e’ il messaggio”.
Uno spostamento di paradigma di cui Contri accetta le sfide dirompenti – l’eclissi del generalismo, che impone logiche diverse, sia televisive sia pubblicitarie, e insieme riattualizza i valori intangibili della creatività e del progetto integrato, archiviati troppo in fretta, ma di cui segnala anche gli aspetti entropici e i fattori critici, dal tempo “uscito dai cardini” alle patologie da ipervirtualità, prima tra tutte quella costante attenzione parziale che con il multitasking ci sovraccarica di prestazioni neuronali e finisce per destrutturare il nostro pensiero. Oltre al giro d’orizzonte dei chiaroscuri nei regimi comunicativi di oggi, corredato da un prezioso Glossario della pubblicità interattiva, nel saggio di Contri trova spazio qualcosa che ricorda i campionari delle antiche botteghe artigianali: i migliori esempi di campagne pubblicitarie, commerciali e sociali, visualizzabili attraverso i codici QR. Un libro da guardare, non solo da leggere.
Source: corrierequotidiano.it – cultura