La tristezza fa parte della nostra vita e nessuno può scappare. Tuttavia, è più facile che ci sommerga in alcune tappe. Una di queste è quella della terza età, quella fase in cui iniziamo a vedere la gioventù come un orizzonte lontano che rimane sempre più indietro. Molti si chiedono come si possa aiutare una persona anziana che è triste e che si sente intrappolata in questa emozione, la quale si fa ricorrente.
Ci sono varie ragioni per sperimentare la tristezza durante la terza età. Come durante l’adolescenza, all’improvviso il corpo cambia e sfugge al nostro controllo. Cambia la relazione con la famiglia e con il contesto sociale. Molti smettono di lavorare regolarmente in questa fase della loro vita e altri devono far fronte al dolore della perdita del proprio compagno o degli amici e dei sogni che forse non si potranno più realizzare.
Fattori di rischio per la depressione
Il miglior modo di aiutare una persona che potrebbe soffrire di depressione è conoscerne il livello di vulnerabilità e capire quali fattori possono incrementarne il rischio. Teniamo in considerazione che in questo momento vitale le perdite di solito sono frequenti e le vincite più eccezionali, contrariamente a ciò che succede durante l’infanzia.
Allo stesso modo, alcune circostanze potrebbero incrementare il rischio di soffrire di depressione durante questa tappa della vita. Tra queste troviamo soprattutto:
- Lo stato di salute. In caso di problemi di salute, specialmente quando sono cronici, il rischio di depressione è maggiore. Molto di più nei casi nei di malattie degenerative o che implicano dolore fisico frequente.
- La personalità. Una persona insicura o con una bassa autostima è più incline a lasciarsi sopraffare dalla tristezza nella terza età.
- La condizione socioeconomica. La dipendenza economica o la mancanza di mezzi in questa fase genera un maggior rischio di depressione.
- Vivere da solo.
- Avere una rete di relazioni sociali scarsa o nulla.
Se si conoscono questi fattori di rischio, si possono anche individuare i primi indizi per sapere come aiutare una persona anziana che può sentirsi triste. All’inizio, pertanto, è importante valutare i fattori di rischio, sempre con la persona interessata, e cercare i mezzi adeguati per scongiurare una depressione.
Aiutare una persona anziana che è triste
Aiutare una persona anziana che è triste non vuol dire farsi carico della sua tristezza. Una persona triste non ha bisogno di essere “adottata”, ancor meno compatita. Tale intervento richiede motivazione, affetto, compagnia e sostegno. Ma soprattutto rispetto. Bisogna, dunque, accettare i suoi tempi, le sue decisioni, le sue preferenze. Sostenendo, dando coraggio, ma lasciando che sia lei a decidere. In questo modo, sarà più probabile che qualsiasi cambiamento che venga prodotto si mantenga nel tempo.
L’aiuto, oltre a essere migliore quando è intelligente e consono alla persona, è anche più positivo quando nasce dall’onestà e dal cuore. Quando lo facciamo perché teniamo a quella persona e non perché, per esempio, smetta di infastidirci.
Che cosa si può fare per aiutare una persona anziana che non si sente bene a livello emotivo? Queste sono alcune misure:
- Invitatela ad allontanare i pensieri negativi in modo che il suo stato d’animo la induca ad agire in modo positivo. Fatelo con affetto. Se vi dice che non riesce più a fare nulla in modo giusto, chiedetele se potete fare qualcosa affinché questo cambi. Se dice che non le interessa niente, lasciatela parlare liberamente senza controbattere.
- Non lasciate che trascorra una giornata intera senza far niente. Aiutatela a trovare piccoli compiti produttivi con i quali possa sentirsi utile.
- Incitate i sentimenti positivi. Aiutatela a ricordare i bei momenti, i successi, etc. Consultate la sua opinione e fatele sapere che valorizzate la sua saggezza e la sua esperienza. Fatele sapere che la sua opinione per voi conta.
- Offritele degli stimoli che le facciano trovare delle attività che le risultino gratificanti, per quanto siano di poco conto. Una passeggiata mattutina, la lettura, il giardinaggio, qualsiasi attività va bene.
- Aiutatela a strutturare una routine. La tristezza e la depressione fanno sì che a volte si passi molto tempo a letto o troppe ore davanti alla televisione. Possiamo sederci con la persona anziana e riorganizzare insieme la sua routine. Tuttavia, noi possiamo proporre, ma sarà lei a dover avere l’ultima parola. In caso contrario, dovremmo fare un lavoro di supervisione costante affinché sia produttiva.
Saper invecchiare è un processo nel quale solitamente esistono momenti complicati a livello emotivo. Otteniamo molto quando scopriamo che sostenere chi è più vulnerabile è anche un modo per sentirci bene con noi stessi, riempire la nostra vita di significato e dare maggior senso alla nostra persona.
*Nota: la tristezza, nel senso stretto del termine, è una emozione e come tale non può prolungarsi molto nel tempo. In questo articolo, con il vocabolo tristezza ci riferiamo più che altro a uno stato nel quale predominano la malinconia, la frustrazione e la tristezza stessa, più che l’emozione in sé.
Source: lamenteemeravigliosa.it