Registrata We Are the World: Un cast stellare per combattere la povertà del continente africano. Il progetto Usa for Africa riunì nel 1985 alcuni dei grandi nomi della musica rock e pop per incidere una canzone, che divenne un inno universale alla solidarietà verso tutti i popoli del mondo.
Tutto nacque da un’idea del “re della musica caraibica” Harry Belafonte, da sempre in prima linea per i diritti umani e le cause umanitarie. Su suggerimento del suo manager, pensò di coinvolgere altri colleghi per raccogliere risorse da destinare alla popolazione etiope, colpita da una grave carestia alimentare.
In mente aveva il modello già felicemente sperimentato, nel 1984, da Bob Geldof e Midge Ure con la Band Aid. Il progetto aveva portato alla registrazione del singolo Do They Know It’s Christmas?, il più venduto del Natale 1984 (traguardo bissato nelle versioni aggiornate del 1989 e 2004).
La risposta degli artisti interpellati fu largamente positiva. A farsi carico del testo furono l’allora 27enne Michael Jackson, salito alla ribalta con Thriller (ancora oggi l’album più venduto della storia), e Lionel Richie. In veste di produttore per conto della Columbia Records, che si accollò tutte le spese, Quincy Jones organizzò la registrazione del brano.
L’appuntamento venne fissato per le 21 del 28 gennaio, la stessa notte degli American Music Award, presso gli A&M Recording Studios di Hollywood. Qui un po’ alla volta si radunarono star del calibro di Stevie Wonder, Diana Ross, Ray Charles, Tina Turner, Bob Dylan e Bruce Springsteen. In tutto 45 artisti che si alternarono tra solisti e voci del coro. Con loro vennero ammessi soltanto tre giornalisti della rivista Life.
Iniziò una maratona notturna di quasi 12 ore di registrazione, terminate alle 8 del mattino dopo. Il disco fu pubblicato il 7 marzo dello stesso anno, in 800mila copie andate esaurite in poco tempo. Come singolo vendette complessivamente 7,5 milioni di copie solo negli Stati Uniti, il successivo album USA for Africa: We Are the World, in cui fu inserito insieme alla canzone Tears Are Not Enough, raggiunse la soglia dei 3 milioni.
Con We Are the World, che chiuse lo storico Live Aid del 13 luglio 1985, Usa for Africa raccolse fondi per 50 milioni di dollari da destinare all’Etiopia. L’idea di farne una versione aggiornata con il titolo “Live 25” fu proposta sul finire del 2009, progetto poi modificato dopo il terremoto di Haiti del 2010. Per mandare aiuti nelle zone del sisma venne formato il gruppo Artists for Haiti, composto da 75 cantanti che reinterpretarono il celebre brano.
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