Enrico VIII sposa Anna Bolena: La necessità di avere un erede maschio e il desiderio di consolidare il ruolo di superpotenza dell’Inghilterra, sottraendola all’influenza del potere del Papa. Animato da questi propositi, Enrico VIII ripudiò la sua legittima consorte e si unì in matrimonio con Anna Bolena, decretando la rottura con Roma e aprendo la strada alla nascita della Chiesa d’Inghilterra.
Figlio di Enrico VII, capostipite della dinastia Tudor, il giovane principe di Galles si trovò a indossare la corona reale a soli 18 anni e poche settimane dopo, sotto la spinta di interessi dinastici e contingenze politiche, sposò Caterina d’Aragona, figlia del re di Sardegna e Sicilia, Ferdinando II, e della regina Isabella di Castiglia, e già sposa di Arturo Tudor (fratello maggiore di Enrico, prematuramente scomparso).
L’unione si rivelò infelice fin dai primi anni, in particolare per il mancato arrivo di un erede maschio, agognato dal Sovrano per conservare il trono alla dinastia Tudor. Dopo due figli nati morti, Caterina partorì una bambina, Maria, e a questo punto suo marito comprese che non sarebbe stata in grado di dargli altri figli. Nel frattempo, aveva iniziato una relazione segreta con la giovane Anna Bolena, figlia di un importante diplomatico inglese, conosciuta durante i festeggiamenti di carnevale del 1526.
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