PALERMO (ITALPRESS) – L’universalità e la sostenibilità delle cure nell’era della rivoluzione digitale: ruota intorno a questo tema ‘Specificità, stato dell’arte e prospettive della medicina generalè, il VII Simposio Fimmg-Simg in corso a Palermo, negli spazi di Villa Magnisi. Alla presenza di autorità mediche e istituzionali, specialisti e medici si confrontano sul diritto alla salute, lo attualizzano sulla base dei modelli organizzativi e operativi dell’oggi, da cambiare in relazione al fabbisogno e alle richieste delle aree territoriali, da riorganizzare quindi su misura del domani. “La medicina generale e la cosiddetta rete dei Medici di Famiglia costituisce un asset portante fondamentale della sanità, che a mio avviso va più potenziata anche in termini di integrazione con la medicina territoriale pubblica. E’ chiaro che il focus sulla formazione è di particolare strategica rilevanza, tenendo conto di due fattori: da un lato la necessità di rendere tempestiva e prossimale la funzione del medico, dall’altro la conseguente necessità dell’utilizzazione delle nuove tecnologie digitali degli strumenti informatici. Tecnologie che consentono di fare rete, che azzerano le distanze e che portano quindi a un monitoraggio sanitario che sempre di più deve essere sviluppato e che ha trovato nell’epoca della pandemia un primo importante banco di prova”, ha spiegato il primo cittadino Roberto Lagalla. Secondo i dati forniti dalla Global Market Insight, l’incremento di popolarità dell’informatica sanitaria ha inevitabilmente portato molte istituzioni private e pubbliche ad accelerare i processi di digitalizzazione. In questo scenario si inserisce la grande sfida professionale, dal momento che anche il ruolo del medico è in fase di transizione. I medici dovranno infatti svolgere compiti sempre più complessl basati sull’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici, supportando anche i pazienti nell’orientamento al digitale per instaurare nuove e sempre più efficienti modalità di interazione con loro. L’alfabetizzazione e le competenze digitali devono diventare competenze prerequisite per gli operatori sanitari, al fine di facilitare l’implementazione delle tecnologie digitali nella pratica clinica e sfruttarne appieno il potenziale a beneficio dell’intero sistema sanitario. Come sottolineato in apertura da Luigi Galvano, segretario regionale generale FIMMG Sicilia, si tratta dunque di una riorganizzazione inevitabile, anche alla luce dei fondi PNRR; lo stesso Galvano ha riflettuto su come ci siano più risorse destinate alla digitalizzazione, e non alle struttture. Il digitale è ormai il New Normal, l’obiettivo è fornire un’offerta di contenuti e servizi dinamica e in continuo aggiornamento, che abbatta ogni possibile gap. “Sotto il profilo della capacità informatica, Palermo è tra le città più cablate di Italia e lo è anche con una potenzialità importante sul piano della trasmissione e della connettività. Di contro, vedo e assisto a un progresso tecnologico e a un impiego del digitale in qualche modo a macchia di leopardo, cioè ottime realizzazioni ma su ambiti non sempre sistemici, il che fa perdere organicità alla risposta utile per l’utenza. Dobbiamo agire, e quello che va fatto, va fatto insieme, soprattutto in quei luoghi dove i ritardi assistenziali sono notevoli. Il concetto organizzativo è dunque fondamentale, e va ripensato attraverso l’esplosione delle tecnologie e la collaborazione”, ha concluso Lagalla.(ITALPRESS).
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