PALERMO (ITALPRESS) – No a una gestione emergenziale, sì a politiche attive per la permanenza: questo il messaggio che emerge dalla terza conferenza annuale sul fenomeno migratorio, tenutasi al Palermo Marina Yachting, al fine di rilanciare le politiche di accoglienza e inclusione da adottare nei confronti di quanti sbarcano sulle coste siciliane.
La conferenza, prevista dalla legge regionale 20 del 2021, si è suddivisa in diversi focus tematici su politiche del lavoro, abitative, socio-sanitarie, istruzione e formazione, antidiscriminazione, carceri e tratta. Un percorso che parte dall’analisi dei fattori che determinano le migrazioni (socio-politici, economici, demografici e ambientali), per poi spostarsi sulle politiche volte a favorire l’integrazione dei profughi nel territorio: l’obiettivo è evitare che tali soggetti divengano preda di fenomeni come caporalato e sfruttamento lavorativo o che finiscano assorbiti dalle organizzazioni criminali.
Cinque i campi su cui per la Regione è necessario intervenire: accoglienza, lavoro, trasporti, integrazione e governance. “Già con il Piano triennale abbiamo dato degli strumenti per favorire non solo l’accoglienza, ma soprattutto l’inclusione – sottolinea l’assessore regionale alla Famiglia Nuccia Albano, – Molti paesi nel nostro territorio, soprattutto quelli montani, vanno incontro allo spopolamento: c’è un problema di denatalità, accanto a una richiesta di manodopera che oggi noi non riusciamo a colmare. L’arrivo di questi migranti può essere un fatto positivo, di conseguenza dobbiamo fare in modo di includerli con la formazione e dare loro un lavoro dignitoso, che non sia sfruttamento”.
Per venire incontro alle loro esigenze la Regione ha messo in campo una serie di strutture, così da sottrarli alla strada e al rischio di intrecci con la criminalità: Albano racconta come “in alcune zone dove l’agricoltura è molto fiorente, come ad esempio Modica e Siracusa, abbiamo istituito dei campi dove questi lavoratori possono avere alloggi dignitosi e addirittura pagano una quota simbolica: ci stiamo attivando per realizzare queste strutture anche in altre zone della Sicilia come ad esempio Marsala e Campobello di Mazara, per evitare quel degrado che spesso siamo costretti a vedere”.
In merito alle diverse sensibilità sul tema dell’immigrazione all’interno della maggioranza di centrodestra, l’assessore spiega che “ognuno ha la sua visione: io ritengo che un’immigrazione controllata e gestita con percorsi di formazione e accoglienza possa essere un fatto positivo sia per la politica che per i migranti”.
Albano si sofferma infine sulla Finanziaria, la cui discussione è in corso all’Ars in questi giorni: “Per le politiche della Famiglia abbiamo ricevuto in manovra risorse importanti, a livello sia nazionale che europeo: talvolta non sono sufficienti, però ci sarà modo di colmare nelle manovre di assestamento. Il reddito di povertà è uno dei segnali che il governo ha voluto dare: è chiaro che non cambierà la vita delle persone, però abbiamo comunque voluto far sentire la nostra presenza a chi sta male”.
– Foto: xd8/Italpress –
(ITALPRESS).
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