Dopo la tragedia di Corinaldo, molti sindaci italiani stanno correndo ai ripari per evitare che una tragedia simile possa verificarsi tra le piazze, le vie e i locali delle loro città a Capodanno. In tanti, infatti, hanno deciso di mettere al bando lo spray al peperoncino per la notte che ci accompagnerà verso l’alba del 2019. Una decisione per evitarne l’uso fuorilegge – con le norme che parlano di arma dedita solamente all’autodifesa -, come accaduto nella discoteca Lanterna Azzurra in provincia di Ancona. Ma la Lega non è d’accordo con questa decisione.
Multe fino a 500 euro per chi, la notte di Capodanno, sarà trovato in possesso di una bomboletta di spray al peperoncino (o spray urticante). Di fatto, non ne sarà punito (solamente) l’utilizzo non consono e spregiudicato, ma anche il solo possesso farà scattare il sequestro e una sanzione salatissima. Molti i comuni che hanno deciso di scrivere ordinanze in merito che, oltre al possesso di «strumenti di autodifesa che nebulizzano un principio attivo a base di oleoresin capsicum», vietano anche possesso e uso di petardi e botti.
Firenze lo ha vietato già dal 2017 e anche quest’anno le bombolette di spray al peperoncino dovranno rimanere fuori dai locali in cui sono state organizzate serate o concerti. Torino le equipara a tutte le altre armi e quindi ne vieta il possesso e l’utilizzo. Cesena lo ha messo al bando per la serata tra il 31 dicembre e il 1° gennaio per il grande concerto di piazza del Popolo. Matera, dove andrà in scena il concertone trasmesso dalla Rai, le vieta per evitare situazioni fuori controllo. Stessa situazione anche a Bologna, Imola, Brescia e Genova. Nel Lazio, e in particolare a Roma, il Pd chiede di seguire la scia del divieto imposto nelle altre città, mentre Milano deciderà a breve il da farsi per il concerto in piazza Duomo.
«Il problema non è lo strumento ma l’uso che se ne fa – ha detto il leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini, spiegando il suo punto di vista -. Se uno va in piazza con lo spray al peperoncino è un cretino che prima va curato e poi va portato per due giorni al fresco così gli passa la voglia».
(foto di copertina da Archivio Ansa)
Source: http://www.giornalettismo.com
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