L’oroscopo non c’entra nulla. Conosciuta anche come falsa alba, essa nasce dai resti delle comete che vagano per il sistema solare. Uno spettacolo meraviglioso prima molto più facile da ammirare ma adesso reso meno comune dalla presenza delle luci artificiali.
Si tratta di una sorta di piramide di luce che spesso appare per meno di un’ora alla fine del crepuscolo serale o poco prima dell’alba sull’orizzonte. Ciò che è particolarmente affascinante non è solo il suo splendore etereo, ma ciò che la causa.
Le sue origini sono state a lungo dibattute, con i primi studi moderni risalenti al 17° secolo. L’astronomo italiano Giovanni Domenico Cassini (lo stesso che ispirò il nome dell’omonima missione su Saturno) ipotizzò che fosse dovuta alla polvere cosmica che si rifletteva alla luce del sole. Nonostante le immagini nitide che ritraggono lo spazio, il sistema solare è un luogo molto polveroso. Le collisioni tra asteroidi, il passaggio di comete e altre eventi all’interno del sistema solare contribuiscono alla formazione di nuvole di polvere interplanetaria.
Nel 2015, uno spettrometro a bordo della sonda Rosetta ha confermato che la polvere della luce zodiacale deriva dalle comete situate tra Marte e Giove, durante i loro passaggi ravvicinati al sole. Quando le comete si riscaldano, espellono un’incredibile quantità di polvere e particelle. Si stima che per mantenere costante la luce zodiacale nel nostro cielo, le comete iniettino circa 3 miliardi di tonnellate di materia.
La luce del sole splende su questi granelli di polvere per creare la luce che vediamo.
Questi granelli di polvere cosmica si sono diffusi dal sole nello stesso disco piatto dello spazio abitato da Mercurio, Venere, Terra, Marte e gli altri pianeti del sistema solare. Questo spazio attorno al sole – il piano del nostro sistema solare – si traduce nel nostro cielo in uno stretto sentiero chiamato eclittica. Si tratta dello stesso percorso attraversato dal sole e dalla luna in cielo ed è chiamato anche Zodiac o Pathway of Animals dai nostri antenati in onore delle costellazioni viste al di là di esso. La parola zodiacale deriva proprio da questo.
Luci zodiacali, primavera e autunno
Questa strana luce è un fenomeno stagionale. La primavera e l’autunno ma anche le settimane immediatamente precedenti e successive sono i momenti migliori per ammirarla. Forse è capitato anche a noi di vederla, ma abbiamo pensato che si trattasse delle luci della città o del tramonto.
C’è una differenza tra i due emisferi della Terra? Sì e no. Per entrambi, la primavera è il momento migliore per vedere la luce zodiacale di sera. L’autunno è il momento migliore per vederlo prima dell’alba. Occorre cercare la luce zodiacale a est intorno al periodo dell’equinozio d’autunno, a ovest dopo il tramonto intorno all’equinozio di primavera.
Ovviamente, la primavera e l’autunno cadono in diversi mesi per gli emisferi nord e sud della Terra. Quindi, se ci si trova nell’emisfero settentrionale, occorre cercare la luce zodiacale prima dell’alba dalla fine di agosto fino all’inizio di novembre. In quegli stessi mesi, se ci si trova nell’emisfero australe, occorre cercarla la sera.
Foto: Eso
Allo stesso modo, dall’emisfero settentrionale la luce zodiacale serale potrebbe essere visibile al tramonto dalla fine di febbraio all’inizio di maggio. Viceversa nell’emisfero meridionale.
Foto: Eso
Come ammirare la luce zodiacale
Non si tratta di un’impresa impossibile. Occorre però trovarsi nelle giuste condizioni. Bisogna essere in un luogo buio, senza luci artificiali. A quel punto, seguendo le indicazioni già fornite in base alla stagione e al posto in cui ci troviamo, bisogna guardare all’orizzonte poco prima dell’alba o dopo il tramonto del sole. Più scuro è il cielo, maggiori sono le probabilità di vederla. Inoltre, è meglio preferire le notti senza luna o quelle in cui non sia ancora sorta perché potrebbero rendere meno semplice l’osservazione.
Source: greenme.it