La saggezza popolare ci ha riempito e ci riempie di consigli e dettami considerati veri e propri insegnamenti, derivati dall’esperienza del vissuto comune; pur riconoscendo un’indiscussa base di veridicità, il perpetrare una linea di pensiero e applicarla come metro di misura per valutare le situazioni, limita se non addirittura azzera la possibilità di vedere le cose da altre angolazioni, poiché ripropone lo stesso schema già riconosciuto dei nostri avi, che difficilmente osiamo mettere in discussione. L’unicità del pensiero e dell’espressione individuale allora, anziché portare ventate fresche di interpretazione, viene sovente ignorata, svalorizzata, addirittura repressa, essendo considerata sovversiva rispetto l’ordine conclamato delle cose, poiché non riconducibile ai vecchi paradigmi di interpretazione e conseguentemente generatrice di caos.
FILASTROCCA IMPOPOLARE
Filastrocca impopolare,
ogni proverbio vuol contestare;
chi li ha inventati non ti dirà
che guarda il di qua ma non il di là.
Per ogni verso esiste un contrario,
dettare legge è molto arbitrario;
diventa vera una certa visione
se guardi solo in quella direzione.
Con grande scandalo dei nostri avi
proviamo ad essere un poco più savi;
la tradizione che oggi perdura
noi ribaltiamola nella lettura.
Chi si contenta non gode affatto,
un sogno mezzo non fa soddisfatto,
ma risicare per rosicare
non garantisce quel soddisfare.
Chi ride per ultimo non ha il piacere
di godersi la strada, ma resta a vedere,
chi primo arriva assai peggio starà
gli errori agli altri lasciar non potrà.
Chi dice donna dice beata,
il danno è invece se fosse mancata.
E quando è al volante pensa a guidare,
niente a nessuno vuol dimostrare.
Con l’anno nuovo non cambia niente
se al cambiamento sei resistente,
la notte non porta affatto consiglio
se i tuoi pensieri non trovan giaciglio
Il contadino deve sapere
che pere e formaggio sono un piacere,
perché una fava per ogni piccione
riempie assai meglio ogni pancione.
A tavola invece s’invecchia eccome
se zucchero e vino fan da padrone;
se pensi la fame il condimento migliore
ti sazi davvero senza gusto e colore.
E’ che Dio propone le giuste occasioni,
l’uomo dispone se farne direzioni,
e se ti aiuti con l’Ego per mano
il soccorso divino resta lontano.
Assai generosa è la nota cicala,
non è vagabonda, il suo canto regala;
lo fa a dispetto dell’avarizia
che la formica ritiene giustizia
Filastrocca impopolare,
sovverte le regole, non lascia stare;
non fa ricadere nei luoghi comuni,
dai preconcetti ci lascia immuni.
C’è forse qualcosa di ancor più bello
di esser se stessi il fiore all’occhiello?
Perché pensare come già pensato,
far del presente la copia al passato?
Se Dio ci ha fatto con unicità,
possiamo esprimerci, in verità,
facendo nostro lo stile e la strada,
e lasciar l’impronta che più ci aggrada.