“Ho semplicemente preso atto che la candidatura del presidente Musumeci, che stimo, era diventata per dinamiche del territorio una candidatura divisiva. Renato Schifani, per la sua autorevolezza, la sua storia istituzionale, i suoi rapporti a tutti i livelli, è una figura di straordinario prestigio sulla quale la convergenza è venuta naturale. E’ una figura che sarà in grado di trattare alla pari, e in piena sintonia con il futuro governo di centro-destra, le politiche che riguardano la Sicilia”. Così, in un’intervista al Giornale di Sicilia, il presidente di Fi Silvio Berlusconi, spiega com’è maturata la scelta di Renato Schifani e l’intesa con FdI per la candidatura alla guida della Regione Siciliana. Il leader azzurro sottolinea come “per la Sicilia il nostro governo ha fatto molto sul piano delle infrastrutture, basti pensare al completamento dell’autostrada Messina-Palermo. Abbiamo cambiato il volto di Trapani, portando l’America’s Cup di vela. Il ponte sullo Stretto di Messina, opera simbolo del riscatto del Mezzogiorno, sarebbe già realtà, se la sinistra non l’avesse bloccato due volte, annullando il lavoro che avevamo fatto. Per quanto riguarda il futuro, sul tema dei rifiuti considero molto saggia la proposta di Renato Schifani di realizzare due termovalorizzatori, uno nella Sicilia occidentale l’altro in quella orientale. Sono strutture necessarie per affrontare il problema dei rifiuti e utili per produrre energia in un momento così difficile. Le discariche sono sature ed inviare i rifiuti all’estero è dispendioso, irrazionale e pericoloso per l’ambiente. Più in generale, la Sicilia deve diventare una terra più attrattiva per gli investimenti. Ciò significa continuare ad investire in infrastrutture, come noi faremo, ma anche garantire tempi certi e risposte immediate da parte della Regione, per chi vuole investire da fuori Sicilia, come il presidente Schifani si è impegnato a fare”. Quanto a una sua possibile visita in Sicilia, Berlusconi chiosa: “questa campagna elettorale è molto breve e quindi dovrò limitare al massimo le presenze sul territorio per concentrarmi sulla comunicazione sui media, sia quelli tradizionali che i canali social. Tuttavia per la Sicilia farei volentieri un’eccezione”.
(ITALPRESS).
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