FIRENZE (ITALPRESS) – Il rigassifficatore nel Porto di Piombino? “La ritengo un’opera importante per superare l’approvvigionamento del gas dalla Russia e una crisi energetica che il nostro Paese sta vivendo ogni giorno in modo drammatico. Però…”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Però? “Bisogna rispettare le leggi e l’iter procedurale e soprattutto avere la sicurezza assoluta che sia un’opera sicura”. Da commissario non teme che vi sia un allungamento dei tempi? “E infatti è stata adottata una procedura d’urgenza che, come ha deciso il ministro Cingolani e come prescrive la legge, prevede l’esenzione della valutazione di impatto ambientale. L’iter è stato semplificato ma ci sono delle procedure da seguire e rispettare. Abbiamo interloquito con trenta enti che ci hanno presentato oltre sessanta note. Il 19 settembre ci sarà la conferenza dei servizi, ascolteremo le varie obiezioni e suggerimenti, leggeremo il parere dei tecnici e poi entro il 29 ottobre decideremo”. Ma perchè solo Piombino, non c’erano alternative? “Perchè ha tutte le strutture per accogliere l’impianto. C’è la Darsena Nord, una banchina inutilizzata che fu costruita per ospitare il relitto della nave Concordia prima che si decidesse di portarla a Genova. Il collegamento tra il rigassificatore e la rete del gas è distante solo otto chilometri e dunque tutto può essere fatto con estrema rapidità come l’urgenza richiede”. Lei pensa che ci siano le condizioni perchè Piombino ospiti il rigassificatore? “Credo di sì, a livello generale, ma ripeto saranno i dati che dovranno confermare se il progetto è valido e sicuro…”.
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