ROMA (ITALPRESS) – “Sono abbastanza stupita. E’ un momento troppo grave per potersi permettere tatticismi esasperati o fughe in avanti. Serve grande responsabilità, da parte di tutti”, ma “se nasce un nuovo governo oggi dura tre anni, altro che ponte. Siccome non credo che in questa legislatura si possa immaginare un governo senza Pd, Cinque Stelle o Renzi, penso che non abbia molto senso nemmeno parlarne”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, la leader di FdI, Giorgia Meloni, quanto all’idea di Salvini di un ‘governo pontè prima del voto. Sulle precisazioni del leader della Lega, osserva: “Ho visto la correzione e mi ha parzialmente tranquillizzato, ma continuo a non capire diverse cose. Chiederò magari già domani a Matteo, quando ci vedremo per presentare le proposte unitarie del centrodestra sulla legge di Bilancio, cosa intendesse. E confido che ci chiariremo, come sempre”. Per Meloni è “un pò anomalo che – nello stesso giorno in cui noi leader del centrodestra ci sediamo a un tavolo per coordinare le posizioni – senza avvertirci, prima si facciano aperture a un governo nel quale si prende in considerazione l’ipotesi di siglare un nuovo patto con Pd o M5S con l’obiettivo di far fuori Conte per siglare un nuovo patto tra Pd e M5S, e contemporaneamente si annunci un colloquio con lo stesso Conte”.
Poi, incalza: “Per la coalizione è stato un passo indietro. Perchè aprire a un colloquio in solitaria con Conte, facendo il gioco della maggioranza, che ha come unica intenzione quella di dividerci?” Secondo Meloni “sarebbe molto meglio votare e avere poi un governo coeso con un progetto preciso che rimanere in questa situazione” ma “dividendosi non si rafforza nessuno, nè la coalizione nè il leader del partito maggiore della coalizione”.
Infine, sull’iniziativa di allargare il centrodestra anche ai piccoli, presa da Salvini, e l’ipotesi che d’ora in poi si decida “a maggioranza”, chiosa: “Certamente è un fatto positivo. Il tavolo è una buona cosa ma bisogna dimostrare di voler stare assieme nei fatti. Poi sul voto a maggioranza non so cosa si intenda, ma è chiaro che non tutti hanno lo stesso peso…”.
(ITALPRESS).
Poi, incalza: “Per la coalizione è stato un passo indietro. Perchè aprire a un colloquio in solitaria con Conte, facendo il gioco della maggioranza, che ha come unica intenzione quella di dividerci?” Secondo Meloni “sarebbe molto meglio votare e avere poi un governo coeso con un progetto preciso che rimanere in questa situazione” ma “dividendosi non si rafforza nessuno, nè la coalizione nè il leader del partito maggiore della coalizione”.
Infine, sull’iniziativa di allargare il centrodestra anche ai piccoli, presa da Salvini, e l’ipotesi che d’ora in poi si decida “a maggioranza”, chiosa: “Certamente è un fatto positivo. Il tavolo è una buona cosa ma bisogna dimostrare di voler stare assieme nei fatti. Poi sul voto a maggioranza non so cosa si intenda, ma è chiaro che non tutti hanno lo stesso peso…”.
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