ROMA (ITALPRESS) – Non si arresta in Italia il fenomeno delle sigarette elettroniche, con un significativo aumento dei vapers: circa 264mila unità in soli 4 mesi, di cui circa 160.000 nei mesi di lockdown con un totale, a luglio, di oltre un milione e trecentomila. E’ quanto risulta da una rilevazione dell’Osservatorio myblu di Kantar Italia per Imperial Tobacco Italia – che commercializza in Italia la sigaretta elettronica myblu – relativa ai comportamenti di fumatori e utilizzatori di prodotti di nuova generazione nei particolari periodi di lockdown e post-lockdown (marzo – luglio 2020).
Il trend in ambito vaping si conferma in crescita rispetto agli anni precedenti, con una tendenza al passaggio dal tabacco tradizionale al vaping. A luglio, il 2,7% della popolazione adulta italiana – contro il 2,3% della rilevazione effettuata tra ottobre 2019 e marzo 2020 – utilizza le sigarette elettroniche e l’andamento, durante i mesi di lockdown, ha mostrato una crescita regolare di questi consumatori, proseguita anche nella fase successiva. Sul fronte numerico l’incremento più significativo – cominciato nei mesi del lockdown e protrattosi poi anche nei mesi successivi alla riapertura – riguarda la fascia di età dei 25-29enni: dal 2,5% del primo trimestre 2020, a luglio hanno raggiunto una quota pari al 4,8%. Un andamento simile si osserva nei 40-49enni che, dal 2,7% del primo trimestre 2020 e dopo una flessione nei mesi di lockdown, sono cresciuti a fine luglio fino a raggiungere il 4,2%.
Uno dei principali elementi di novità è rappresentato dall’aumento dei vapers cosiddetti “esclusivisti”: il 56% dichiara di utilizzare solo sigarette elettroniche, senza abbinarle cioè a nessun altro prodotto a base di nicotina o contenente tabacco, dato in aumento rispetto al 33% rilevato nel periodo precedentemente preso in esame (ottobre 2019 – marzo 2020).
Emerge inoltre che le preferenze dei vapers si stanno progressivamente spostando verso i sistemi chiusi come myblu, dispositivi composti cioè da una batteria e da un pod (o ricarica) pronto per l’uso e da sostituire una volta esaurito. L’Osservatorio ha infatti rilevato come nel secondo trimestre 2020, il 21% dei vapers ha scelto una sigaretta elettronica a sistema chiuso; nello stesso periodo del 2019 questa scelta era effettuata solo dall’11%.
A conferma di questi numeri, le dichiarazioni degli intervistati sulle motivazioni che li hanno portati ad iniziare a utilizzare le sigarette elettroniche e che mostra un progressivo cambio di mentalità tra i fumatori dettato da nuovi stili di vita, dalla cosiddetta “nuova normalità” e dalle nuove esigenze emerse durante la drammatica pandemia a cui ancora oggi stiamo assistendo.
Ben il 58% degli intervistati ha scelto il vaping perchè lo considera meno dannoso per la salute, per ridurre il numero di sigarette e/o la quantità di nicotina consumata, per smettere di fumare, per evitare di esporre gli altri al fumo passivo. Altre motivazioni sono legate alla riduzione del cattivo odore, alla maggiore accettazione sociale, a ragioni economiche, alla soddisfazione che ne ricavano.
(ITALPRESS).
Il trend in ambito vaping si conferma in crescita rispetto agli anni precedenti, con una tendenza al passaggio dal tabacco tradizionale al vaping. A luglio, il 2,7% della popolazione adulta italiana – contro il 2,3% della rilevazione effettuata tra ottobre 2019 e marzo 2020 – utilizza le sigarette elettroniche e l’andamento, durante i mesi di lockdown, ha mostrato una crescita regolare di questi consumatori, proseguita anche nella fase successiva. Sul fronte numerico l’incremento più significativo – cominciato nei mesi del lockdown e protrattosi poi anche nei mesi successivi alla riapertura – riguarda la fascia di età dei 25-29enni: dal 2,5% del primo trimestre 2020, a luglio hanno raggiunto una quota pari al 4,8%. Un andamento simile si osserva nei 40-49enni che, dal 2,7% del primo trimestre 2020 e dopo una flessione nei mesi di lockdown, sono cresciuti a fine luglio fino a raggiungere il 4,2%.
Uno dei principali elementi di novità è rappresentato dall’aumento dei vapers cosiddetti “esclusivisti”: il 56% dichiara di utilizzare solo sigarette elettroniche, senza abbinarle cioè a nessun altro prodotto a base di nicotina o contenente tabacco, dato in aumento rispetto al 33% rilevato nel periodo precedentemente preso in esame (ottobre 2019 – marzo 2020).
Emerge inoltre che le preferenze dei vapers si stanno progressivamente spostando verso i sistemi chiusi come myblu, dispositivi composti cioè da una batteria e da un pod (o ricarica) pronto per l’uso e da sostituire una volta esaurito. L’Osservatorio ha infatti rilevato come nel secondo trimestre 2020, il 21% dei vapers ha scelto una sigaretta elettronica a sistema chiuso; nello stesso periodo del 2019 questa scelta era effettuata solo dall’11%.
A conferma di questi numeri, le dichiarazioni degli intervistati sulle motivazioni che li hanno portati ad iniziare a utilizzare le sigarette elettroniche e che mostra un progressivo cambio di mentalità tra i fumatori dettato da nuovi stili di vita, dalla cosiddetta “nuova normalità” e dalle nuove esigenze emerse durante la drammatica pandemia a cui ancora oggi stiamo assistendo.
Ben il 58% degli intervistati ha scelto il vaping perchè lo considera meno dannoso per la salute, per ridurre il numero di sigarette e/o la quantità di nicotina consumata, per smettere di fumare, per evitare di esporre gli altri al fumo passivo. Altre motivazioni sono legate alla riduzione del cattivo odore, alla maggiore accettazione sociale, a ragioni economiche, alla soddisfazione che ne ricavano.
(ITALPRESS).