Una città galleggiante e autosufficiente, alimentata con l’energia solare, nutrita con coltivazioni idroponiche (cioè senza utilizzare suolo) e dissetata con dissalatori che rendono potabile l’acqua di mare. Il governo polinesiano ha firmato un accordo con un’azienda di San Francisco per la progettazione del primo insediamento abitativo permanente di questo tipo al mondo.
La prima città galleggiante del mondo potrebbe sorgere nella Polinesia francese.
Il Governo ha infatti svelato l’intenzione di sviluppare la mega struttura che vedete nelle immagini di questa pagina. Se vi state chiedendo perché proprio la Polinesia francese, ecco alcuni buoni motivi.
Secondo i dati ambientali raccolti nell’ultimo ventennio, il livello degli Oceani continua ad aumentare, e in prospettiva nel lungo termine le aree costiere abitate rischiano di essere sommerse.
La Polinesia francese ha una superficie di terra emersa molto piccola, quindi l’innalzamento dei mari potrebbe arrivare a sommergere una porzione pari a fino a due terzi della sua superficie. Non ultimo, il progetto potrebbe anche “promuovere la crescita tecnologica ed economica” del Paese.
Ecco perché il governo locale ha deciso di correre ai ripari e di valutare la progettazione di una vera città galleggiante sulla quale trasferire i suoi abitanti.
Siamo ancora in fase embrionale, ma stando alle fonti proprio questa settimana il governo polinesiano ha firmato un contratto con un’azienda di San Francisco a cui è stato commissionato appunto lo sviluppo di questo ambizioso progetto. La costruzione potrebbe iniziare nel 2019.
Il Seasteading Institute sviluppa da tempo concept per habitat futuristici galleggianti, e il governo aveva già preso contatti lo scorso anno per visionare i loro progetti. Con il contratto firmato questa settimana dal ministro Jean-Christophe Bouissou, il Seasteading Institute ha ricevuto il via libera per iniziare con la progettazione.
Stando a quanto diffuso dalle fonti, i progetti dovranno essere completati quest’anno e saranno inseriti in un progetto di legge. Se questa sarà approvata entro la fine del 2018, la costruzione potrà iniziare nel 2019.
Secondo Randolph Hencken, direttore esecutivo di Seasteading, il progetto permetterebbe alla Polinesia francese non solo di evitare di far traslocare gli abitanti in uno spazio troppo piccolo e affollato man mano che le loro case verranno sommerse, ma anche di offrire ai turisti un’esperienza unica che contribuirebbe a sostenere economicamente il progetto stesso.
Seasteading sostiene inoltre che le acque poco profonde e relativamente calme della Polinesia francese sono il luogo ideale in cui erigere un habitat fluttuante permanente.
L’idea è di iniziare con la costruzione di piccoli rifugi adatti ad alloggiare i primi residenti. Se non si incontreranno ostacoli si espanderà la città fino a dare alloggio a “migliaia di persone”.
Non mancano i pessimisti che reputano irrealizzabile il progetto per via della sua sostenibilità economica. Non resta che attendere l’approvazione del progetto di legge per capire se i lavori partiranno o meno.
Fonte: www.ilnavigatorecurioso.it
Source: Sapereeundovere.com