L’eutanasia, letteralmente “buona morte” dal greco, consiste nel procurare intenzionalmente il decesso di qualcuno le cui condizioni di vita sono compromesse da malattia, menomazione o disagio psichico.
Esistono:
- eutanasia attiva: l’impiego di farmaci letali da parte del medico per determinare o accelerare la morte
- eutanasia passiva: la morte è provocata dall’interruzione o dall’omissione di un trattamento medico necessario alla sopravvivenza dell’individuo, come nutrizione artificiale e idratazione artificiale
- suicidio assistito: si intende l’aiuto medico e amministrativo portato a un soggetto che ha deciso di morire tramite suicidio, ma senza l’intervento nella somministrazione delle sostanze
- testamento biologico: documento con il quale si affidano al medico indicazioni anticipate di trattamento, nel caso in cui in futuro possa perdere la capacità di autodeterminazione a causa di una malattia acuta o degenerativa invalidante, o di un incidente eccezionalmente grave
Per approfondire:
- Treccani – Eutanasia
- Associazione Luca Coscioni
Source: agi.it/cronaca