Intervista a Luigino Mengucci di A.R.P.O.
L’olio delle colline bolognesi: “Determinazione, passione, voglia di crescere e di dimostrare come recuperare varietà secolari di Ulivo dell’Emilia Romagna”
L’olio delle colline bolognesi: una realtà giovane e in fermento
Luigino Mengucci: “L’area bolognese è la più attiva della regione – racconta Luigino Mengucci di ARPO -: è partita dopo perché dal punto di vista climatico si trova al limite, però ultimamente, complice anche il clima che non è stato così rigido, ha iniziato a fiorire con iniziative spesso legate a singole aziende, come il Frantoio imolese. È una realtà che muove i primi passi, ma con molta determinazione, passione, voglia di crescere e di dimostrare quello che vale. Le varietà sono quelle dell’Emilia Romagna, ma stiamo anche cercando di recuperare varietà secolari, testandole per conservarle e valutarne la reintroduzione, in modo da mantenere viva la storia del territorio incentivando giovani produttori”.
La produzione olivicola dell’Emilia Romagna: piccole dimensioni, alta qualità
Luigino Mengucci: “Una realtà piccola di dimensione, ma di altissima qualità. Si presenta così la produzione olivicola dell’Emilia Romagna, nelle parole di Luigino Mengucci di ARPO, Associazione Regionale tra Produttori olivicoli. La nostra realtà, nel contesto nazionale, è certamente piccola – spiega -, ma con le sue due Dop, Colline di Romagna (province di Rimini e Forlì-Cesena) e la Dop Brisighella, ha una rilevanza e un’immagine che premiano la qualità e la tipicità di queste produzioni, facendosi valere nell’ambito delle produzioni quantitativamente più rilevanti. Inoltre, la Dop Brisighella è stata una delle prime a ottenere il riconoscimento dalla Comunità europea: un ulteriore elemento di merito”.
Caratteristiche, sapore e profumo dell’olio da oliva dell’Emilia Romagna
Luigino Mengucci: “L’Emilia Romagna non gode del sole del Sud Italia, eppure proprio la sua particolarità climatica enfatizza il carattere del suo olio. La nostra zona obbliga i produttori a una raccolta relativamente precoce – spiega Luigino Mengucci di ARPO – e questo fa sì che gli oli prodotti siano più profumati, con note aromatiche più spinte e con un’elevata concentrazione di antiossidanti e polifenoli. Potremmo dire che il nostro olio somiglia più a un olio toscano che a un olio del Sud: fruttato, erbaceo, intenso, con note aromatiche. Il Dop Brisighella, in particolare, presenta note di carciofo e pomodoro. Il clima guida la produzione, e ha la capacità di trasferire all’olio aromi e profumi della nostra terra”.
intervista dalla redazione di The Network Spirit – www.biodivwrsity.bio
firma Giulia Foschi
Source: http://www.biodiversitywar.it