Ha scelto con cura la carta da lettere: fiori di pesco su uno sfondo bianco. Miki Nakamura è una signora giapponese che vive a Nagoya (nell’isola di Hongshu) con il marito e il loro bambino. Di lei non sappiamo molto altro, non conosciamo né l’età né il volto. Dal modo in cui scrive immaginiamo che sia una giovane donna, gentile e delicata. Abbiamo provato a cercarla su Facebook, ma niente. Perché tanto interesse? Ci ha scritto una lettera con una richiesta insolita. Non ha sbagliato destinatario: sulla busta c’è il nostro indirizzo. Sarà uno scherzo?
“Dear Editor” (Caro giornalista, ma forse intendeva ‘direttore’), inizia la breve epistola scritta in inglese. “Sarai sorpreso nel ricevere questa lettera inattesa. Da molto tempo desidero avere un’amica di penna nel vostro Paese, che amo molto. Vi sarebbe possibile pubblicare un articolo segnalando che una donna di Nagoya sta cercando una compagna epistolare tra le vostre lettrici?”
Come dirle di no? Come non cedere a tanta educata schiettezza che per un attimo ci spinge indietro nel tempo? Detto, fatto.
Miki ci spiega che non ama le email: il suo hobby è la corrispondenza epistolare. Come si faceva una volta. Quando da ragazzini, per chi ha almeno 30-40 anni, si andava in cartoleria a scegliere la carta da lettera più bella. Era un dono speciale da regalare e ricevere. Oppure, semplicemente una cosa per sé, intima, dove riversare confidenze e fiumi di inchiostro (anche la scelta della penna poteva essere altrettanto sofisticata e preziosa). Un rituale dal senso dell’estetica forte.
Miki non l’ha perso (l’estetica in Giappone costituisce una visione del mondo). La grafia è elegante, rotonda, chiara. “Amo viaggiare e guardare i film. Vorrei stringere amicizia con le donne del vostro Paese. Il mio sogno è diventare una scrittrice (nel vostro Paese)”. Non nomina mai l’Italia: del resto la sua è una delle tante lettere che ha indirizzato a destinatari sparsi in tutto il mondo, come testimoniano gli articoli del canadese Cape Breton Post, dello svizzero Luzerner Zeitung che scrivono di lei.
La corrispondenza epistolare è un hobby tornato in voga di recente. O forse mai passato di moda. L’International Pen Friends esiste da ben 93 anni, ha oltre 300.000 iscritti da 8 a 80 anni in 192 nazioni. In Giappone ci sono diverse community dedicate ai “pen pal” più convinti. Per chi desidera imparare la lingua, iscriversi a questi gruppi è uno dei mezzi più comuni per trovare amici giapponesi.
Ma la nostra amica di Nagoya vuole una cosa diversa: stare lontana dal computer e dai social. Penna, carta, e fantasia.
Miki termina la lettera augurandoci una buona giornata e ringraziandoci per averle dedicato del tempo. Siamo noi a ringraziare lei perché ci ha distolti per un attimo dalla frenesia del lavoro d’agenzia, sorprendendo in ciascuno di noi un sentimento di incredula tenerezza.
Per chi volesse scriverle, l’indirizzo è questo:
Miki Nakamura
2-1107-3 Tsurugasawa
Midori-ku. Nagoya Shi
Aichi 4580814
Japan
Ma bisogna armarsi di pazienza: la lettera che ci ha scritto ha impiegato un mese per arrivare dal Giappone. Quella epistolare non è un’arte frenetica.
Source: www.agi.it